Nei pressi di Punta Tresino, in un’area immersa nel verde tra Agropoli e Castellabate, c’è n pianoro costiero denominato Sauco. Qui gli archeologi hanno ritrovato un muro di terrazzamento appartenente ad una villa romani del III – II secolo a.C.
Gli scavi al Sauco di Agropoli
Negli anni sono state eseguite tre campagne di scavo (1978-1979-1980) condotte dagli esperti della Scuola Francese di Roma. L’attività dei ricercatori ha restituito marmi, ceramiche, monete ed altri materiali risalenti all’epoca romani.
Gli archeologi hanno trovato anche reperti di età greca e addirittura neolitica che attestano come la zona sia stata frequentata fin dai tempi antichi.
Dall’insediamento romano del Sauco di Agropoli, però, da anni non si parla più. Eppure questa zona potrebbe essere oggetto di nuove ricerche e di un progetto di valorizzazione rientrante in un più ampio programma afferente l’area di Trentova – Tresino.
La mozione del consigliere Raffaele Pesce
Sulla questione è intervenuto Raffaele Pesce, consigliere comunale di minoranza, che in campagna elettorale ha messo tra i suoi punti programmatici proprio la rivalutazione del sito del Sauco di Agropoli.
Ora, attraverso una mozione, ha invitato il consiglio comunale a far voti al Ministero della Cultura per «estendere il vincolo archeologico sull’intera area interessata dalla villa romana» e «programmare ed effettuare una idonea campagna di scavo, nonché una campagna archeologica subacquea nell’area marina del Vallone».
Ma non solo: Pesce chiede anche che siano sollecitati i proprietari di terreni a rendere fruibili il sito, a creare un parco archeologico e naturalistico e a prevedere l’acquisizione delle aree private o a garantirne una gestione comune.
L’area del Sauco
Nell’area del Sauco di Agropoli oggi è possibile vedere il muro in blocchi di arenaria messi in opera senza malta. Esso racchiude una superficie di 2700 metri quadri (45 m est-ovest, 60 m nord-sud). Qualcuno ha ipotizzato anche che si trattasse di un santuario ma i materiali ritrovati nelle campagne di scavo confermerebbero l’ipotesi di un insediamento a carattere residenziale e non religioso.
I sondaggi eseguiti ne hanno messo in luce solo la parte centrale, quella padronale. Nessuna traccia, per ora, della parte rustica. Qui dovevano essere ubicati i torchi per olio e vino e i silos per il grano.
La villa romana
L’ipotesi è quindi della presenza di una villa medio-repubblicana. Non si conosce per quest’epoca (200 a.C.) nessun’altra villa così importante come quella del Sauco. Infatti tutti gli altri esempi di simili costruzioni che si citano per i secoli IV e III a.C. non hanno un aspetto così monumentale.
Il Vallone
Nell’area marina del Sauco, ovvero presso il Vallone di Agropoli, pure sono stati trovati importanti reperti. Ciò grazie alle attività del Gruppo Archeologico “Agropoli”. Tra questi alcune ancore romane, un’ancora in pietra di notevoli dimensioni databile tra il VI ed il V sec. a.C., un’anfora di tipo “etrusco” e frammenti di anfore romane.