Sanità: Bellosguardo potenzia l’offerta

Una casa di comunità grazie ai fondi Pnrr. Migliora la sanità a Bellosguardo e nei comuni limitrofi. Ecco l'iniziativa

Di Roberta Foccillo

Il Comune di Bellosguardo punta a migliorare la sanità sul territorio. L’Ente amministrato dal sindaco Giuseppe Parente, nell’ambito delle risorse assegnate tramite i PNRR, ha deciso di destinare un’area comunale a favore dell’ASL Salerno.

Fondi PNRR per la sanità a Bellosguardo

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede, infatti, il potenziamento dell’assistenza territoriale con gli obiettivi prioritari di rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema, garantendo, così, maggiore accesso alle cure.

In quest’ottica, l‘ASL Salerno ha chiesto ai sindaci di comunicare la disponibilità di immobili e terreni comunali da destinare a strutture di potenziamento dell’assistenza territoriale.

A questo proposito, il Comune di Bellosguardo, ha provveduto a trasmettere la scheda con la possibilità di utilizzare un’area sita in Via dei Pozzi per migliorare la sanità sul territorio.

Le case di comunità: come cambia la sanità a Bellosguardo

L’idea del Comune è quella di destinare parte a struttura di potenziamento dell’assistenza territoriale e in particolare alla realizzazione di una “casa di comunità”.

La Regione Campania, infatti, punta a realizzare dei presidi territoriale per garantire che l’offerta sanitaria sia ancora più vicina ai cittadini.

72 le case di comunità che sorgeranno sul territorio. Le strutture saranno attive h24, 7 giorni su 7, con strumentazione diagnostica di base, per l’effettuazione di prelievi, vaccinazioni e medicazioni, di alcuni tra i principali esami e screening oltre che per l’assistenza amministrativa.

Per la sanità a Bellosguardo e nei comuni limitrofi si tratta di un servizio di notevole importanza. Le case di comunità sono previste anche ad Auletta, Buccino, Capaccio Paestum, Caselle in Pittari, Centola, Pollica, Sala Consilina, San Giovanni a Piro, Sapri, Teggiano e Vallo della Lucania.

Condividi questo articolo
Exit mobile version