Importante operazione anti racket dei carabinieri nell’agro-nocerino sarnese. I militari hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari (in carcere e ai domiciliari) su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno.
Operazione anti – racket, i reati contestati
Ai coinvolti sono stati contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere, estorsione, detenzione e porto illegali di armi ed esplosivi, in gran parte aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
L’attività investigativa, coordinata dalla DDA, è stata condotta dai carabinieri della tenenza di Pagani. Essa ha permesso di scoprire la presenza di un gruppo camorristico (almeno fino al 2019) operante a Sant’Egizio del Monte Albino e nei centri limitrofi, denominato “I zi Maist – Quelli di San Lorenzo”, capeggiato dalla famiglia Iannaco – Sorrentino.
Le indagini
Le indagini sono state svolte con l’ausilio di intercettazioni, servizi di osservazione, perquisizioni, sequestrati, acquisizioni di documenti, accertamenti tecnico-scientifici e testimonianze delle persone offese. Sono iniziate nel 2018, originate da una serie di attentati alle attività commerciali. Atti, questi, collegati ad azioni estorsive.
Gli imprenditori danneggiati si sono rivelati per lo più omertosi e ciò, secondo gli inquirenti, conferma l’esistenza di una associazione camorristica.
I coinvolti
Nell’ambito dell’operazione anti – aracket, in carcere sono finiti Gennaro Alfano, Raffaele Maiorino, Giuseppe Malvone (già detenuti), Gaetano Attianese e Eliodoro Nicosia. Agli arresti domiciliari Gianluca Attianese (già detenuto) e Marco Sorrentino.
L’operazione della DDA di Salerno rientra nell’ambito di attività finalizzate alla ricostruzione della presenza sul territorio di organizzazioni autoctone e non solo.