È ancora avvolta nel mistero la tragica morte di Diego Mandola, il 36enne di Sapri che ieri mattina è precipitato dal palazzo dove era ubicata la sua abitazione ad Évian-les-Bains in Francia, nei pressi del lago di Ginevra.
Giovane di Sapri morto in Francia: la tragedia
Diego Mandola la sera di martedì aveva finito il suo turno nel Ristorante italiano dove lavorava a Thonon-les-Bain, ed aveva fatto rientro a casa ed Evian. Intorno alle 4.30 del mattino è però precipitato nel vuoto dal quarto piano (o dal terrazzo, è da chiarire) del palazzo dove abitava.
Le autorità francesi non escludono nessuna ipotesi: incidente, suicidio, omicidio. Tutte piste potenzialmente aperte: l’autopsia sul corpo del giovane saprese, che ancora non è stata effettuata, dovrebbe chiarire alcune circostanze e dare un quadro più completo della situazione.
La testimonianza del fratello
«Era sorridente ed è uscito dal locale cantando, dandoci appuntamento come sempre al giorno dopo»: queste sono state le parole che – come riferisce il fratello Marco – il titolare del Ristorante ha detto alla famiglia ricostruendo l’ultima sera di lavoro di Diego.
«Mio fratello amava la vita – continua Marco – non credo neanche lontanamente ad una ipotesi di suicidio. Neanche se lo vedessi con i miei occhi!» chiarendo subito la sua posizione (e quella della famiglia) in merito. «Capisco che le Autorità debbano vagliare tutte le ipotesi e rispetto il loro lavoro, ma conoscevo bene mio fratello. Era felice ed aveva lavorato quella sera stessa con il sorriso sulle labbra. Pretendiamo solo di capire cosa sia successo dopo il lavoro», conclude Marco con voce affranta dal dolore.
I dubbi sulla morte di Diego Mandola
Sono tante, tuttavia, le domande che attendono ancora una risposta. Innanzitutto se Diego è caduto dal terrazzo, dal tetto del palazzo o dalla finestra di casa. Ed ancora: perché era lì a quell’ora della notte? Era da solo? Qualcuno ha assistito alla caduta in modo da poter ricostruire la vicenda?
I funerali di Diego Mandola saranno celebrati a Sapri non appena verrà liberata la salma.