I giovani di Libera ad Acciaroli per ricordare Angelo Vassallo

200 giovani di Libera di stanza a Paestum per un raduno nazionale, saranno ad Acciaroli per ricordare Angelo Vassallo

Di Luisa Monaco

Oltre 200 ragazzi e ragazze di Libera provenienti da tutt’Italia arrivano ad Acciaroli per ricordare Angelo Vassallo. I giovani dell’Associazione da ieri (martedì 30 agosto) sono protagonisti del X appuntamento Nazionale in corso presso il campeggio “Mare Pineta” di Paestum.

Libera nel Cilento

La “meglio gioventù” sta realizzando un’agorà per dare voce e spazio alle esperienze positive del Paese che promuovono e attivano processi di cambiamento nei territori attraverso incontri, gruppi di lavoro, memoria, laboratori e attività sportive. L’appuntamento durerà fino al 4 settembre.

Il X raduno di Libera è dedicato a Mario Paciolla. L’attivista morì in circostanze misteriose nel luglio del 2020 durante l’esercizio delle sue funzioni di volontario delle Nazioni Unite.

I giovani di Libera fanno tappa ad Acciaroli per Angelo Vassallo

Domani 1 settembre i 200 giovani di Libera andranno ad Acciaroli per ricordare Angelo Vassallo, il sindaco ucciso la sera del 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola.

Nel pomeriggio, dopo aver visitato Museo del Mare e della Dieta mediterranea di Pioppi, presso il porto di Acciaroli incontreranno Stefano Pisani, sindaco di Pollica, Antonio Vassallo, figlio di Angelo e Bruno Vallefuoco, responsabile Memoria Libera Campania. Alle 17.00 i giovani partiranno in corteo per raggiungere il luogo dove è stato ucciso il Sindaco per un momento di riflessione e la deposizione di fiori.

Gli altri appuntamenti

Tra gli appuntamenti di questa settimana di Libera nel Cilento c’è l’incontro con Don Luigi Ciotti, previsto per il 2 settembre alle ore 09:30 a Paestum.

A seguire, sulla spiaggia, si terrà una staffetta di memoria e impegno. I ragazzi stringeranno tra le dita un testimone speciale: un pezzo di legno di una barca arrivata a Lampedusa. Un pezzo di legno che continua a raccontare una dolorosa storia di vite perse, di speranza, di povertà. Esso richiama e responsabilizza al dovere universale dell’accoglienza.

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