Dopo un lungo lavoro di ricognizione, approfondimento e riorganizzazione il Comune di Castellabate ha piena conoscenza di tutti i beni di sua proprietà.
Lo ha annunciato Luigi Maurano, vicesindaco del centro cilentano. Catalogare l’intero patrimonio comunale era uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale. L’operazione, infatti, serve non solo per contabilizzare il valore dei beni, ma anche per certificare e far emergere tutte le proprietà pubbliche.
L’intervento di catalogazione dei beni del Comune di Castellabate
«Non è stato un lavoro semplice, in quanto negli anni tale settore non è stato preso in considerazione», osserva Maurano. «Attraverso un lavoro sul campo e in archivio è stato possibile ricostruire tutti i provvedimenti. Grazie a ciò molti locali quasi “persi” sono stati “recuperati” dal Comune di Castellabate, a servizio dei cittadini del Comune di Castellabate», aggiunge.
L’importanza del lavoro
Grazie a questo lavoro l’Ente avrà la possibilità, ad esempio, attraverso apposito iter amministrativo, di darli in gestione o di valorizzarli con attività sociali, economiche e commerciali.
«Ora abbiamo la chiarezza e i titoli per poterlo fare – ragiona Maurano – Pensiamo per esempio ai tanti locali comunali che si trovano a Castellabate Capoluogo. L’idea è di far nascere una via delle botteghe tra i vicoli del centro storico attualmente meno conosciuti ma di una bellezza rara. Alcuni anche vicino a due meravigliosi giardini comunali in via Porta di Mare. Oppure perché non valorizzare la scuola di Licosa o i locali a San Marco?»
I beni di proprietà dell’Ente
I fabbricati del Comune di Castellabate sono 41, oltre ai relitti stradali e ad ettari di terra soprattutto nella parte del Bosco.
«Abbiamo fatto un lavoro di recupero della nostra storia che stava per andare perduta. Ora c’è bisogno di valorizzarla e rivitalizzare, attraverso le azioni giuste, parti importanti del nostro territorio. Passo dopo passo, con concretezza», conclude l’amministratore.