SAN GIOVANNI A PIRO. 9 agosto 2019. Una telefonata al 118 fu l’ultima disperata richiesta d’aiuto dello sfortunato escursionista francese Simon Gautier. Tre anni fa, era il 18 agosto del 2019, il suo corpo veniva ritrovato, dopo nove giorni di ricerche.
Il 27enne francese si incamminò a piedi dalla stazione di Policastro lungo un sentiero, ma qualcosa andò storto e precipitò in un crepaccio ferendosi gravemente agli arti inferiori e subendo uno shock emorragico. Subito dopo la caduta il giovane contattò il 112 e il 118 non riuscendo però a dare specifiche indicazioni sul luogo in cui si trovava.
Scattarono così le ricerche che permisero di trovarlo soltanto alcuni giorni dopo la scomparsa, ormai privo di vita.
Le indagini
Se i soccorsi fossero stati più celeri il 27enne si sarebbe potuto salvare? Questa la domanda che la famiglia si è posta in questi anni e che aveva portato all’avvio dell’indagine. Secondo gli inquirenti, però, non ci sono state responsabilità.
Nel gennaio del 2020 è stata accolta la richiesta di archiviazione (leggi qui), nella quale si evidenziava come il giovane fosse deceduto pochi minuti dopo la caduta e la chiamata ai soccorsi, a causa di una grave frattura riportata agli arti inferiori che aveva portato anche alla recisione dell’arteria femorale.
Inoltre, viste le scarse indicazioni fornite dalla vittima, sarebbe stato difficile riuscire a localizzarlo, anche a causa di problemi di connessione internet. A peggiorare la situazione la morfologia del territorio. Insomma una serie di circostanze che hanno impedito di trovare il giovane in tempi brevi; ma al contempo sarebbe stato difficile, se non impossibile, ritrovarlo in vita considerato che il decesso è avvenuto poco dopo la caduta. Queste tesi, però, non hanno trovato d’accordo la famiglia del giovane.
Le richieste della famiglia di Simon Gautier
Secondo il legale Maurizio Sica sarebbe stato possibile avere dati preziosi per individuarlo fin dai primi minuti: si sapeva che era partito da Policastro in direzione Napoli e che era caduto da un’altezza che permetteva di guardare il mare, come da lui stesso comunicato al 118. Invece le ricerche si sono concentrate anche in zone distanti dal ritrovamento.
La tragedia di Simon Gautier scosse tutti, determinando anche polemiche sulla stampa francese per l’intervento dei soccorritori italiani. Il Comune di San Giovanni a Piro gli ha riconosciuto post mortem la cittadinanza onoraria.