AGROPOLI. Dal giorno della sfiducia e per l’intera campagna elettorale, l’ex sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, è stato additato come la causa di tutti i mali della città. Un malgoverno, il suo, dal quale risollevarsi in fretta. Una parentesi brutta per Agropoli da chiudere subito.
Come? Mandandolo a casa ad un mese dalle elezioni e riproponendo al governo cittadino le stesse persone che negli anni avevano già affiancato Coppola, ma senza di lui al vertice. Nello sport certe decisioni si prendono sovente: quando non si può cambiare la squadra si cambia l’allenatore e anche ad Agropoli così è stato. Poco importa il metodo utilizzato che ha colpito in negativo l’opinione pubblica: “il fine giustifica i mezzi” diceva Macchiavelli.
Del resto l’amministrazione Coppola non brillava, qualcuno l’aveva addirittura definita la peggiore della storia della città. Con il senno di poi emergono dei dubbi su tale valutazione, sia perché c’è chi parla di boicottaggi messi in atto ai suoi danni nello scorso quinquennio, sia perché l’attuale esecutivo non sembra riuscire a fare meglio, con l’attenuante, però, di avere davanti ancora cinque anni e tutto il tempo per risollevarsi.
Lo scontro sui fondi Pnrr
Una possibilità che gli è garantita anche dalla squadra di governo precedente, capace di intercettare importanti finanziamenti. Entro fine dicembre, infatti, partiranno svariate opere programmate dall’ufficio lavori pubblici e dalla giunta Coppola, capaci di ottenere risorse Pnrr per molteplici progetti, alcuni dei quali da tempo attesi. Tra questi un milione di euro per un asilo nido in via del Piaggese, il cui finanziamento è stato annunciato ieri.
Ad attribuirsene i meriti, neanche a dirlo, l’attuale amministrazione, con l’assessore al Pnrr Emidio Cianciola che in un lungo post sui social ha sciorinato l’importante lavoro di studio e di analisi del suo assessorato finalizzato ad ottenere risorse nel breve e medio periodo.
Un’autocelebrazione che non è piaciuta all’ex sindaco Coppola che dopo aver accettato di subire in silenzio tutte le critiche dei suoi ex alleati e aver taciuto su quanto accaduto nel suo quinquennio di sindacato, ha voluto dire la sua sui finanziamenti ricevuti, togliendosi il classico sassolino dalla scarpa.
Nello scontro sui social, senza fare polemiche e precisando di non avere rinnovate mire politiche, l’ex primo cittadino ha sottolineato come “Grazie al lavoro della giunta e degli uffici fatto durante lo scorso mandato, il Comune di Agropoli ha ottenuto 4.950.000 per la rigenerazione urbana, 780.000 per il restyling di via Carmine Rossi, 490.000 euro per via Pisacane ed ora 950.000 euro per l’asilo nido”.
“Questi sono soltanto i finanziamenti avuti da fondi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza con pratiche istruite dall’ufficio lavori pubblici.
Per il 30 dicembre tutti questi interventi saranno avviati”, ha aggiunto il primo cittadino che ha concluso evidenziando di aver fatto le dovute precisazioni solo “per amore di verità e non per attribuirmi la paternità di questi progetti o per rinnovate ambizioni politiche: ciò che conta è che presto Agropoli potrà avere nuovi servizi e nuove opere pubbliche”.
L’attuale amministrazione, insomma, considerato anche con quale precisione ha descritto il lavoro fatto per provare ad ottenere i fondi Pnrr, avrebbe potuto non omettere alcuni particolari e riconoscere i meriti dell’esecutivo Coppola, circostanza che non avrebbe sminuito il proprio ruolo, considerato che la giunta è cambiata solo per due elementi su sei.
Sul caso è intervenuto anche Raffaele Pesce, consigliere comunale di minoranza: “Non sono il difensore del precedente Sindaco, ma l’autoattribuzione di meriti inesistenti, per finanziamenti ottenuti su vecchi progetti, ostentata sui social da parte dei nuovi amministratori, è risibile, eufemisticamente parlando.
Verificheremo progetti e nomine della fantomatica cabina di Regia del PNRR.
Il fatto che il Sindaco e l’assessore al ramo non abbiano voluto una commissione consiliare in materia, tanto da ritirarla dall’ordine del giorno durante il consiglio del 10 agosto 2022, benché già discussa ed approvata in sede di riunione di capigruppo su proposta dello stesso Sindaco, escludendo così consiglieri di maggioranza e di minoranza, la dice lunga sull’idea di partecipazione e di democrazia dei nuovi amministratori democratici”, ha detto.