103 anni fa, il 9 agosto del 1919, moriva a Montecatini Terme Ruggero Leoncavallo, compositore italiano. Nato a Napoli il 23 aprile 1857, nel quartiere Chiaia, Leoncavallo è stato legatissimo al Cilento.
Quando lui era piccolo, il padre, Vincenzo magistrato regio di stanza a Sanza, allarmato dalle gravi condizioni fisiche della consorte, Virginia D’Auria, per giunta in stato di avanzata gravidanza, volle consultare il dottor Costabile Cilento, la cui fama gli era giunta fino al centro del Cervati.
Questi, prescrisse alla gestante, fra gli altri rimedi, il cambiamento di clima. Fu per questo motivo, oltre che per motivi lavorativi, che Vincenzo Leoncavallo chiese ed ottenne il trasferimento da Sanza a Castellabate, dove rimase fino al 29 novembre 1860 (trasferito poi ad Eboli).
Nei registri della basilica pontificia di Castellabate risulta la nascita di Irene Leoncavallo, nata (e dipartita) a Castellabate alle ore 10: 00 dell’8 luglio 1859 da Vincenzo Leoncavallo e Virginia D’Auria.
Trascorse poi diversi anni a Montalto Uffugo, nella Provincia di Cosenza e fu qui che il giovane Ruggero iniziò ad appassionarsi alla musica grazie al maestro Sebastiano Ricci. A Montalto Uffugo visse anche una esperienza drammatica, allorquando, la sera del 4 marzo 1865, assistette all’omicidio del suo accompagnatore e domestico di casa Leoncavallo, il giovane Gaetano Scavello che, all’uscita del convento domenicano, dove si erano recati per assistere ad una rappresentazione teatrale, fu mortalmente ferito dai fratelli D’Alessandro. Questo episodio sconvolse la vita del paese e anche quella di Ruggiero che 27 anni dopo (1892) riuscì a trasformarla in una delle opere liriche più belle e più rappresentate al mondo: “Pagliacci”.
Nel 1873 il padre venne trasferito a Potenza subito dopo la morte della madre, Virginia. Ruggero rimase a studiare a Napoli dove frequentò il Conservatorio di San Pietro Majella. Negli anni soggiornò anche in Egitto e in Francia dove conobbe importanti personalità dell’epoca. Fu in questo periodo che scrisse I Medici. Rientrato in Italia giunse a Milano. Fu qui che scrisse e mise in scena per la prima volta Pagliacci, suo grande successo. Negli anni successivi propose Chatterton e La Boheme. Dopo un periodo giovanile ricco di viaggi, verso la fine del XIX secolo Leoncavallo approdò a Brissago (Svizzera).
Il compositore morì all’età di 62 anni Montecatini Terme. Fu seppellito a Firenze nel cimitero delle Porte Sante. Le sue spoglie mortali, assieme a quelle di sua moglie Berthe, dando seguito al suo desiderio, verranno traslate a Brissago (Canton Ticino-Svizzera) sul Lago Maggiore nel 1989. La tomba è situata nel portico del XVII secolo, accanto alla chiesa rinascimentale della Madonna di Ponte.