Ricorso per le elezioni di Agropoli? Serra: “difendiamo nome della città”

Ricorso elezioni ad Agropoli, Serra: «Se qualcuno si è macchiato del delitto di sporcare il nome della città deve pagare»

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. Si è tenuta ieri la conferenza stampa della minoranza consiliare di Agropoli per presentare il ricorso al Tar sull’esito delle elezioni amministrative. La scelta di appellarsi ai giudici amministrativi potrebbe sovvertire l’esito del voto (leggi qui). Una questione che tiene banco in città e su cui è tornata anche Elvira Serra, consigliere di opposizione.

«Oggi non è una giornata felice, è una giornata triste, siamo addolorati di dover fare un ricorso per il buon nome della città», ha esordito l’ex vicesindaco ed oggi vicepresidente del consiglio comunale.

«I cilentani sono famosi perché sono stati genti di lavoro, gente seria e in una terra come questa sentir parlare di brogli è una cosa gravissima. Io non lo credo, ma non vorrei che un gruppo delinquenziale sporchi il buon nome della città», ha aggiunto.

Quindi sui motivi del ricorso ha sottolineato: «Noi siamo qui per tutelare l’Agropoli onesta, quella che non vuole dubbi, perché noi non siamo un paese di ombre ma di trasparenza. Se qualcuno si è macchiato del delitto di sporcare il nome della città deve pagare, ma io spero che ciò non sia vero e chiederemo alla legge di dimostrare che tutto ciò non sia vero».

Elvira Serra lancia anche un messaggio agli avversari politici: «Il trend di una certa politica affaristica è in forte calo. Quindi dico a questa politica di stare attenta perché forse c’è una parte di popolo che non la vuole più».

La replica del sindaco Roberto Mutalipassi arriva con foga ed una insolita arroganza: «Evitiamo di ergerci a giudici e fare processi improvvisati di piazza, attendendo piuttosto che siano i giudici, quelli veri, a pronunciarsi, dopo aver valutato fatti concreti e situazioni. Fatti e situazioni che, ad ogni modo, sono convinto confermeranno in modo definitivo il giudizio del popolo espresso il 12 giugno».

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