Turismo: Costiera Amalfitana sold out, Cilento fa passi avanti

Turismo in Cilento: c'è una ripresa anche ti turisti stranieri. Il territorio tiene il passo grazie alle sue bellezze naturalistiche

Di Carmela Di Marco

Complice il grande caldo si registrano, nuovamente, dati incoraggianti per il settore turistico salernitano anche per l’ultimo esodo del weekend di luglio. Secondo l’analisi sulle disponibilità di camere on line da parte del CST per Assoturismo Confesercenti si sono avuti oltre sei milioni di pernottamenti per una occupazione complessiva intorno all’82%, risultato in crescita sia rispetto al 2021 ma anche rispetto all’anno prepandemia ovvero il “lontano” 2019.

I dati sulle prenotazioni in Italia

Prenotazioni in crescita quasi ovunque, in calo solo le località termali. Bene città d’arte, ma la stagionalità premia località marine (92%) e laghi (91%).

La “Ripartenza continua, ma arrivano segnali di rallentamento. Località del Sud penalizzate dal caos voli, aumento delle tariffe e caro benzina”, queste le considerazioni generali rispetto all’analisi di Assoturismo.

Il boom della costiera Amalfitana, passi avanti per il Cilento

In Italia tra le principali riviere italiane i tassi di saturazione più elevati sono stati rilevati per le Riviere della Liguria, la Costiera Amalfitana, la Versilia, la Riviera del Conero e la Costa Smeralda, con più del 90% delle camere occupate. Manca in Cilento che però, secondo Confesercenti, ha fatto passi avanti.

Siamo contenti – afferma il presidente provinciale Raffaele Esposito – dei passi da gigante della città di Salerno e della provincia a sud di Salerno, Cilento e golfo di Policastro, che anche nella fase di ritorno al viaggio internazionale, tengono il passo con una incidenza più alta di criticità, grazie alle straordinarie bellezze naturalistiche sempre apprezzate dall’utenza estera, soprattutto europea e da quella nazionale».

Le criticità

A penalizzare un ulteriore slancio del settore il carovita e quindi il caro benzina.

«Una mazzata per giovani e famiglie che devono accontentarsi di “arrivare” nella destinazione “sognata” sempre con meno frequenza riparando poi in destinazioni magari meno appetibili ma più congrue al proprio budget e vicine ai grossi centri urbani. Ad essere penalizzati maggiormente risultano essere interi territori della nostra meravigliosa provincia – conclude il presidente Esposito – abbiamo notato flussi extra regionali in diminuzione specie durante i giorni settimanali proprio dovuti a questo aspetto. Anche la capacità di spesa di giovani e famiglie risulta essere più ragionata logica conseguenza dei mesi terribili della pandemia. Confidiamo nel recupero di maggiori flussi di turismo internazionale che dovranno rappresentare per le nostre imprese una nuova fase di vera ripartenza e di benessere territoriale».

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