Caccia: “La Regione non ha rispettato l’accordo, si riveda calendario”

Presentata interrogazione sul calendario della caccia. Pierro: penalizzati oltre 40 mila cacciatori campani

Di Comunicato Stampa

Norme in materia di attività venatoria, il consigliere regionale Attilio Pierro ha presentato interrogazione avente ad oggetto “approvazione del calendario per l’annata venatoria 2022/2023”.

“Mi duole  constatare  – spiega il consigliere della Lega – che con la deliberazione di G.R.C. n. 377 del 13-7-2022 è stato approvato il calendario venatorio predisposto dalla Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per l’esercizio dell’attività venatoria in Campania in difformità a quanto concordato con le parti,  rispetto alla quale i periodi di caccia risultano ridimensionati.

Alla luce anche del disappunto emerso da parte delle Associazioni Venatorie Campane, in rappresentanza dei circa quarantamila cacciatori campani iscritti, determinato dalla modifica della proposta di calendario venatorio concordata in sede di CTFVR per l’annata 2022/23, ho richiesto chiarimenti urgenti all’assessore Caputo per sapere quali soluzioni intende assumere per risolvere doverosamente la problematica evidenziata e modificare  per l’annata 2022-23,  i periodi di caccia approvati con la D.G.R. n. 377 del 13-7-2022, ampliandoli così come riportato nella proposta concordata nella seduta del CTFVR del 6-6-2022 al fine di consentire ai cacciatori campani di poter svolgere la suddetta pratica sportiva alla pari dei cacciatori di altre regioni italiane”.

“In occasione della seduta del CTFVR tenutasi il 6-6-2022 – precisa Pierro nel documento inoltrato all’assessore Nicola Caputo – si era giunti ad una proposta di calendario venatorio per l’annata 2022-23, rispettosa delle vigenti normative, delle direttive comunitarie e dei nuovi key concepts. Proposta, peraltro,  condivisa all’unanimità anche con le associazioni agricole ed ambientaliste presenti”. 

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