Risparmi: ecco dove si concentrano oggi gli investimenti degli italiani

Di Redazione Infocilento

I mercati finanziari si sono presentati al giro di boa di metà anno decisamente nervosi, sulla falsa riga dei mesi precedenti: l’inflazione continua ad essere il principale mover in quanto, come evidenziano i dati più recenti osservati nelle principali economie occidentali, non è ancora in formazione il tanto atteso plateau sulla curva dei valori.

Anzi, nella riunione FED di giugno, stravolgendo le comunicazioni antecedenti, Jerome Powell ha incrementato i tassi ufficiali di riferimento di 75 punti base, proprio a causa di un peggioramento della situazione sotto questo profilo. La reazione scomposta degli operatori, infatti, non è stata l’effetto di un rialzo superiore al consenso degli analisti, ma la chiara difficoltà dimostrata in questo momento da tutte le Istituzioni ad avere un minimo di visibilità sugli scenari che potrebbero delinearsi nei prossimi mesi.

Naturalmente, le piazze di scambio internazionali soffrono parecchio questo clima di incertezza e il loro nervosismo si riflette sulle allocazioni di portafoglio degli investitori: in questa particolare congiuntura, le correlazioni inverse sulle più importanti asset class non funzionano come dovrebbero, non a caso sono in difficoltà sia il comparto azionario sia il comparto obbligazionario, per via delle manovre di disimpegno delle Banche Centrali.

Nell’ultimo periodo, inoltre, persino le materie prime stanno iniziando ad allentare la pressione sui prezzi: una circostanza chiaramente favorevole sul fronte inflazione, ma che apre l’ennesima falla nella tenuta dei portafogli di investimento.

Consulenza indipendente: un solo referente per vari intermediari

Alla luce di questo scenario, è fondamentale capire dove dovrebbero concentrarsi gli investimenti degli italiani per riuscire ad attraversare questa fase, non facendosi travolgere dagli eventi.

Secondo gli esperti, in momenti del genere la coerenza con l’impostazione originaria di una strategia premia il risparmiatore nel lungo periodo. Naturalmente, per orientarsi al meglio è sempre importante disporre di adeguati strumenti d’analisi, avvalendosi delle risorse messe a disposizione da realtà specializzate.

A tal proposito, nel campo della consulenza i servizi indipendenti sono particolarmente funzionali per eseguire una strategia operativa così strutturata. In quest’ambito spicca per esempio Investitore Strategico, che mette a disposizione degli utenti una piattaforma user friendly dove trovare il materiale informativo necessario per comprendere come muovere in modo autonomo il proprio capitale (scopri il sito web).

Naturalmente, i risparmiatori possono servirsi di differenti intermediari per negoziare alle migliori condizioni gli strumenti finanziari più idonei, per comporre l’asset allocation globale: una selezione delle risorse, eseguita in tal modo, consente di mettere insieme gli strumenti più efficienti tenendo in considerazione anche il loro costo commissionale.

Questo modello di sevizio proposto dalla consulenza autonoma permette anche un’armonizzazione fiscale dei vari rapporti: optando infatti per il regime dichiarativo in fase di apertura di un conto corrente, si possono compensare plusvalenze e minusvalenze generate presso intermediari diversi.

Asset allocation e profilo dell’investitore

L’attività propedeutica alla costruzione di un portafoglio di investimento coincide con l’individuazione del profilo di rischio e dell’orizzonte temporale di un risparmiatore in funzione delle sue aspettative di rendimento.

La corretta valutazione di tali parametri permette di mantenere immutata l’asset allocation anche in presenza di alta erraticità dei prezzi delle stesse, in quanto nel lungo periodo gli effetti della volatilità vengono comunque riassorbiti.

In questi casi è sufficiente implementare un meccanismo di ribilanciamento dei vari comparti del portafoglio: il più semplice dei modelli consiste nel ripristinare i pesi originari dei vari sottostanti nel momento in cui lo scostamento superi una certa soglia di tolleranza.

Impiego di strategie alternative nell’asset allocation

Come evidenziato anche dagli esperti di Investitore Strategico, in condizione di stress molto accentuato a livello intermarket alle tradizionali strategie a benchmark si possono affiancare altri tipi di approccio operativo. Una parte dell’asset allocation può essere destinata all’acquisizione di fondi di investimento market neutral o ancora si possono costruire nuove posizioni con piani di investimento programmati, strutturati con ingressi sulle varie classi ascadenze temporali predefinite oppure dopo specifiche variazioni della capitalizzazione del sottostante, al fine di smorzare gli effetti della volatilità.

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