SANTA MARINA. Il responsabile dell’ufficio tecnico comunale non avrebbe potuto firmare atti, seppur di sua competenza, in quanto non avrebbe potuto lavorare presso i pubblici uffici. E’ questo in sintesi il pensiero espresso dai giudici del Tar Salerno prima e dal Consiglio di Stato ora.
Funzionario condannato, giudici confermano: atti illegittimi
Il Tribunale amministrativo era stato chiamato in causa lo scorso anno per contestare una ordinanza di abbattimento di un edificio in via Duomo, a Policastro Bussentino. Il provvedimento era stato firmato da un dirigente del comune condannato per abuso d’ufficio a due anni (pena sospesa) e all’interdizione dai pubblici uffici. Eppure era rimasto a dirigere l’ufficio.
Il Tar aveva già chiarito che a seguito della condanna per abuso d’ufficio «non possono essere attribuiti, incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali».
Della stessa opinione i giudici del Consiglio di Stato che così si sono espressi lo scorso 25 luglio. Di fatto sono illegittimi gli atti firmati dal funzionario, compreso quello di abbattimento dell’immobile di Policastro.