Prestigioso riconoscimento per il medico agropolese Giuseppe Della Pepa

Uno studio firmato dal medico agropolese Giuseppe Maria Della Pepa premiato come miglior lavoro scientifico del 2022

Di Carmela Di Marco

Ancora un prestigioso riconoscimento per Giuseppe Maria Della Pepa, dirigente medico presso il reparto di Neurochirurgia del Policlinico Gemelli di Roma.

La società scientifica di neurochirgia americana, come si legge sul sito della Fondazione, ha riconosciuto uno studio firmato dal medico agropolese e dal professore Olessandro Olivi (Machine Learning-Based Prediction of Early Recurrence in Glioblastoma Patients: A Glance Towards Precision Medicine) come miglior lavoro scientifico del 2022.

Lo studio del dottore Giuseppe Maria Della Pepa

L’elaborato, realizzato in collaborazione con altri dipartimenti del Gemelli, ha avuto l’occasione di apparire sulla rivista internazionale Neurosurgery. La presentazione è prevista al Congress of Neurological Surgeons, in programma a San Francisco il prossimo Ottobre.

Oggetto del lavoro un sistema di intelligenza artificiale capace di individuare tra i pazienti affetti da glioblastoma, quelli più a rischio di recidiva precoce.

Il Policlinico Gemelli è tra i primi in Italia per il trattamento di queste patologie tumorali anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie all’avanguardia

Il commento

“I glioblastomi cerebrali – ha spiegato Giuseppe Della Pepa al sito del Policlinico, in un articolo a firma di Maria Rita Montebellisono tra i tumori più aggressivi in assoluto. Nel tempo sono state identificate alcune caratteristiche che considerate nel loro insieme possono far prevedere un andamento più o meno aggressivo di un determinato tumore.

Abbiamo dunque avuto l’idea di creare un ampio database, ‘chiedendo’ ad un algoritmo di intelligenza artificiale (machine learning) di andare a valutare come l’interazione fra queste diverse caratteristiche possa suggerire l’andamento della patologia, simulando le complesse interazioni multifattoriali che avvengono nella vita reale. L’algoritmo è stato messo a punto dal dottor Valerio Caccavella, un nostro laureato del corso Medicine and Surgery dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma, con expertise particolari in ingegneria informatica.

Il glioblastoma è un tumore difficile da operare. Esso interessa un organo importante come il cervello.

«Quindi – rivela Giuseppe Della Pepa – da un lato dobbiamo riconoscere il tumore, dall’altro dobbiamo preservare le funzioni neurologiche senza provocare deficit neurologici».

L’intelligenza artificiale in tale ambito rappresenta uno strumento importantissimo per medici e pazienti: «Se ha un’elevata possibilità di recidiva precoce, daremo più peso alla sua qualità della vita, sottoponendolo ad un intervento meno aggressivo. Se l’algoritmo ci suggerisce una prognosi più favorevole, ci indirizzeremo verso una resezione più ampia e terapie più aggressive. Avere un’idea della prognosi ci guida anche nella tempistica del follow up», spiega l’autore della ricerca.

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