Torna i Luoghi del Cuore, una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Si tratta del più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare.
FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti.
Luoghi del Cuore Fai: la graduatoria provvisoria
Lo scorso 20 luglio è stata pubblicata la prima classifica temporanea e nella Provincia di Salerno spicca la statua Madonna Immacolata, risultata al 13° posto della classifica nazionale tra i Luoghi del Cuore più apprezzati con 2.449 firme.
Il successo dell’XI edizione del Censimento dei Luoghi del Cuore è rappresentato dalle oltre 300.00 firme che nei primi due mesi dal lancio del censimento sono state raccolte in tutta Italia.
Nel comprensorio del Cilento e Vallo di Diano c’è il borgo di Monte San Giacomo che si posiziona 53° assoluto, con oltre 600 voti e sesto in Campania.
Il Comune di Monte San Giacomo
Il comune di Monte San Giacomo è situato alle pendici del monte Cervati, nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Si estende su una superficie di 51,45 kmq, è posto ad un’altitudine di 668 metri sul livello del mare (min. 473/max. 1.725) e conta 1.554 abitanti (2017).
La fondazione del comune risale al periodo della dominazione Normanna, ma sul territorio sono state trovate tracce della presenza dell’uomo in siti preistorici risalenti al Paleolitico medio, ben 40.000 anni fa. Nel Medioevo fu uno dei quattro casali della fiorente Dianum (Teggiano). Lo sviluppo del paese, con il suo centro storico, si è avuto in particolare dal XVI secolo, con la costruzione della fontana nei pressi della Chiesa madre dedicata a San Giacomo.
Quest’ultima ricostruita nel XX secolo sul modello di quella preesistente del XVI, raccoglie il piccolo patrimonio artistico del paese, un crocifisso ligneo del XVII secolo, una scultura policroma di San Giacomo, un dipinto tardomanieristico raffigurante “l’Adorazione dei pastori” e una statua di Madonna con bambino. Importante ricordare che nel 1582, l’Università di San Giacomo chiese al Signore Merualdo Grimaldi Marchese di Teggiano, che diede il suo placet, di concedere “titolo di Castello e non di Casale”. Inoltre l’altra richiesta, pure concessa, a questa Università “di fare amministrare la giustizia delle cause Civili e Criminali … nel Palazzo della Torre”. Infatti il barone risiedeva nella Torre, al centro del paese, dove si amministrava la giustizia, L’espansione successiva permise la costruzione di edifici nobiliari, di illustri famiglie.
Tra questi edifici si evidenzia Palazzo Marone, ora di proprietà comunale, che ospita al suo interno una ricca biblioteca comunale e varie sale espositive museali dei materiali rinvenuti dagli scavi archeologici delle grotte di Veralacara e Vallicelli.