AGROPOLI. Quest’anno, finalmente, dopo due anni di stop o limitazioni dovute alla pandemia da Covid-19, tornano i Solenni e tradizionali festeggiamenti in onore della Madonna di Costantinopoli, considerata da sempre la protettrice dei pescatori. La devozione alla Madonna di Costantinopoli, è fortemente radicata in Città.
Alle telecamere di InfoCilento, il Professore Antonio Infante, già autore del libro che narra la storia della Madonna di Costantinopoli, ha parlato delle origini del culto e di come, ancora oggi, la Madonna è Venerata non solo dai marinai e dai pescatori, ma da tutti coloro che alla Beata Vergine, affidano le preghiere.
Secondo la leggenda, in più punti confermata dalla storia nel 1535 il feroce corsaro Barbarossa assalì Agropoli facendo circa 500 prigionieri, distruggendo case e chiese, incendiando campi e uccidendo chiunque tentasse di opporsi. Alcuni fedeli riuscirono a mettere in salvo la statua della Madonna di Costantinopoli in una grotta del promontorio su cui sorge la città vecchia.
Dopo qualche anno, una mareggiata portò via la Statua della Vergine dal suo nascondiglio e la si vide galleggiare in mare. I pescatori la recuperarono e decisero di dedicarle una cappella. Più volte da allora, secondo i racconti, la Madonna apparve a protezione dei pescatori e dei fedeli.
La storia più recente risale al 1956. “Venti marinai con le loro barche – racconta Antonio Infante nel libro Il culto della Madonna di Costantinopoli ad Agropoli – salparono dal porto per andare a pescare. Stavano rientrando con le barche cariche di pesci quando li colse un violento acquazzone. Cercarono disperatamente di arrivare a riva. Titanici i loro sforzi mentre il mare si faceva sempre più minaccioso sotto l’imperversare di una tempesta. Le onde sembravano come essere inclementi pronte ad inghiottirli. Ad alta voce tutti indirizzarono alla Madonna di Costantinopoli una fervente preghiera.
Alla sua clemenza affidarono la loro salvezza. Trepidavano le famiglie dei pescatori così tutti i cittadini di Agropoli. Dalla rupe si seguiva la loro lotta contro la furia degli elementi, si attendeva un miracolo”. E il miracolo avvenne! I pescatori riuscirono con l’aiuto della Vergine – come raccontano gli anziani – a ritornare in porto. A testimonianza perenne dell’evento, un affresco presente sul soffitto della Chiesa della Madonna di Costantinopoli della pittrice Casucci Percoco di Acquaviva delle Fonti (1973) che mostra proprio la Madonna di Costantinopoli apparire in soccorso dei venti marinai che imploravano il suo aiuto.
La Madonna di Costantinopoli, è festeggiata ad Agropoli, il giorno 24 Luglio in ricordo di un evento accaduto nel 1913. Su Agropoli si scatenarono violenti temporali e le tende nelle quali erano accampati i soldati francesi, non ressero alla furia devastatrice dell’acqua. I militari furono così costretti a rifugiarsi nelle chiese nonostante le proteste di cittadini e autorità locali. Era la notte del 24 Luglio quando da sotto il pavimento della Chiesa della Madonna di Costantinopoli incominciò ad uscire acqua. I soldati non riuscirono a spiegarsi il fenomeno e furono costretti ad abbandonare la Chiesa. Qualcuno in quell’occasione, sentì il comandante della guarnigione francese gridare “Perdonaci Maria… Troveremo qualche altro posto”. Anche questa volta, la Madonna era accorsa a protezione dei fedeli.