Continua a tenere banco la questione della Sp488, Castel San Lorenzo – Felitto. L’importante arteria per il Cilento interno da anni ha necessità di interventi di messa in sicurezza. Sul caso è intervenuto più volte Pierluigi Morena, dell’ufficio legale Codacons Campania, segnalando il caso anche alla Prefettura.
Sp488: nuovo appello alla Prefettura
Proprio agli uffici territoriali del governo è stata inviata una nuova missiva per esprimere delusione per la “flebile azione del Prefetto”. Di fronte alle criticità segnalate che rischiano di determinare l’isolamento del territorio, le istituzioni non sono intervenute e un’interdittiva antimafia della ditta che avrebbe dovuto eseguire i lavori ha solo peggiorato la situazione, prolungano i ritardi nella messa in sicurezza di una strada che attende interventi da 15 anni.
“I fatti fanno tendere al disarmo, allo sconforto, acuiscono così un endemico fatalismo che si tramuta in una sfiducia piena verso le istituzioni – scrive Morena – Anche per questo, Signor Prefetto, speravamo in una presa di posizione più decisa, auspicavamo che Ella facesse sentire la presenza dello Stato, convocando i rappresentanti di questa associazione, insieme ad altri rappresentanti del territorio e agli stessi vertici dell’Ente Provincia. Speravamo che mostrasse una maggiore sensibilità verso l’annosa questione dell’isolamento, non più sopportabile, di intere comunità che vivono ai margini geografici e anche politici”.
Tutto ciò non è avvenuto. Di qui un nuovo appello affinché “vengano forniti gli atti comprovanti la sussistenza dei requisiti della appaltatrice per la sua partecipazione al bando relativo all’appalto in questione, anche in merito alla cd. iscrizione nelle white list” e affinché si valuti “la risoluzione del contratto rispetto alla Comed srl per eventualmente proseguire il rapporto con la Sibar – parte, come detto, dell’ATI – o con altra impresa partecipante al bando (cd. scorrimento). La sostituzione può, anzi DEVE, avvenire in tempi rapidi, ciò garantirebbe l’interesse prevalente della collettività, nella piena attuazione del richiamato principio costituzionale del buon andamento della Pubblica amministrazione”.