Sono state completate le procedure per la messa in sicurezza dell’imbarcazione che nella notte di ieri ha preso fuoco nel porto di Agropoli. Gli uomini della Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco sono riusciti a domare le fiamme e ad evitare forme di inquinamento in mare.
Attualmente i resti del natante sono custoditi presso l’area cantiere del porto, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo, guidati dal tenente di vascello Valerio Di Valerio, stanno portando avanti le indagini per individuare le cause del rogo e non si esclude un gesto doloso.
Il proprietario dell’imbarcazione, un professionista di Nocera, avrebbe infatti dichiarato di aver calato l’ancora e staccato la batteria del motore prima di scendere a terra, ma dai primi riscontri l’ancora non sarebbe stata trovata e forse proprio un corto circuito avrebbe innescato le fiamme.
Al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei privati presenti in zona, essendo assenti quelle comunali. La qualità delle immagini, però, al momento non sarebbe d’ausilio agli investigatori.