AGROPOLI. Mimmo Gorga lascia la presidenza dell’Agropoli Cilento Servizi. Le dimissioni sono state protocollate ieri. Da comprendere se si tratta di una scelta unicamente di facciata o di una decisione che rientra nell’ambito di una riorganizzazione della società, dettata da ragioni politiche.
Mimmo Gorga lascia l’Agropoli Cilento Servizi: le ragioni
In una lettera indirizzata al sindaco Roberto Mutalipassi, Gorga spiega le sue motivazioni: «essendo stato scelto dalla precedente amministrazione e dall’ex sindaco, il sottoscritto ritiene giusto che sia Lei, e la nuova amministrazione comunale che onorevolmente rappresenta, ad indicare la nuova governance aziendale per il prossimo futuro».
Il futuro
Probabile che le scelte sul futuro della società siano già state prese. Il rinnovo dei vertici dell’Agropoli Cilento Servizi permetterà di ristabilire gli equilibri all’interno della maggioranza dopo le scorse elezioni.
Oltre al presidente c’è da nominare anche un altro membro del consiglio di amministrazione: all’indomani delle elezioni si è dimesso il consigliere comunale Giancarlo Santangelo. A quest’ultimo, però, è stata contestata l’ineleggibilità da parte della minoranza.
Le polemiche sulla società
L’azienda, in questa complessa fase politica di Agropoli, è stata al centro di non poche critiche e polemiche.
Durante l’amministrazione Coppola, infatti, è stata additata come le principale colpevole della scarsa manutenzione e del poco decoro garantito alla città e tacciata di immobilismo.
Con la sfiducia all’amministrazione comunale e l’elezione del nuovo sindaco, invece, c’è stato un nuovo fermento e un’attività notevole da parte degli operai. Ciò ha fatto emergere dei sospetti sul ruolo politico che può aver avuto la società nell’arrivare al ribaltone che ha portato Coppola a non essere ricandidato con il centro sinistra in favore di Mutalipassi.
Mimmo Gorga respinge al mittente ogni accusa sottolineando che lui e l’azienda l’Azienda non sono «il male assoluto per la Città» e non vanno individuati «come i “capri espiatori” di atteggiamenti contraddittori e fallimentari». Possibile il riferimento proprio all’ex primo cittadino. Quest’ultimo, in realtà, fin ora non ha mai fatto dichiarazioni pubbliche, né sui motivi della sfiducia, né sull’andamento del suo mandato, nonostante in molti aspettino di conoscere le sue “verità“.
Piuttosto sono stati i cittadini a notare un sostanziale cambio di rotta nelle attività relative a manutenzione e decoro della città, esprimendo pertanto delle perplessità.