Agropoli si prepara a festeggiare la Madonna del Carmine

Agropoli si appresta a vivere la festività della Madonna del Carmine. Ecco il programma

Di Redazione Infocilento

Agropoli si prepara a festeggiare la Madonna del Carmine. Domani, 15 luglio, ore 18:00 Santa Messa; a seguire pellegrinaggio dell’immagine della Madonna del Carmine per le vie della parrocchia: Via Cennetiello, Via Frascinelle, Via Fuonti.

Il programma religioso dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine

Il 16 luglio, appuntamenti con le celebrazioni Eucaristiche e la Santa Messa Solenne alle 18:30; a seguire Processione che seguirà presso Via Madonna del Carmine, Via Taverne, Via Lombardia, Via A. De Gasperi, Via D. Alighieri. Al termine della processione, spettacolo di fuochi pirotecnici.

La storia e le leggende legate al culto della Beata Vergine Madonna del Carmelo

La piccola chiesetta dedicata al culto della B.V. del Carmine, è ubicata nella frazione omonima nella zona sud di Agropoli. Circa l’origine del culto in Agropoli, si tramanda che sin dal 1700 i Baroni de Conciliis di Torchiara, proprietari di un vasto latifondo in località  dei Piani, avessero  presso il giardino della loro casa di campagna; una piccola cappella in cui si celebrava la messa domenicale, nella cui nicchia collocarono una statua della Vergine del Monte Carmelo.

Pian piano il piccolo edificio sacro, divenne insufficiente a contenere un numero sempre più alto di devoti, coloni e contadini soprattutto per la lontananza dalle loro case, approfittavano di tale chiesetta per poter assistere alle sacre funzioni.

La decisione di trasferire la statua da Agropoli a Torchiara, dove si sarebbe edificata una chiesa più grande, scatenò un forte malcontento presso la popolazione locale; fino all’ultimo si oppose a tale provvedimento. In occasione del trasferimento, giunta la processione sul luogo dove oggi sorge la chiesa, la Statua della Vergine divenne talmente pesante che fu impossibile proseguire il cammino.

Vani furono i ripetuti tentativi di ripartire e il tutto fu interpretato quale volontà  della Madonna di rimanere in terra di Agropoli, diventando con il tempo la protettrice delle campagne e delle messi. La costruzione della chiesa, come tante nel territorio cilentano ha l’ingresso che guarda ad oriente: quasi a ricordare il legame imperituro con quel mondo orientale che le popolazioni locali conobbero ed apprezzarono, in occasione dell’arrivo dei Monaci Basiliani fuggiti da Bisanzio nel 726 D.C. a causa delle persecuzioni iconoclastiche .

La figura, alquanto grassoccia  come l’iconografia occidentale predilige, con il Bambin Gesù quasi sempre adagiato sulla mano destra, presenta comunque l’affinità  con quella bizantina che contempla sempre il Gesù Bambino  nella mano sinistra  (la parte del cuore).

Dalla mano destra invece lascia oscillare un abitino, ossia un pezzo di stoffa al quale si attribuiscono poteri miracolosi. Detti abitini venivano benedetti innanzi alla statua della Madonna per poi essere devotamente portati al collo dai fedeli per un periodo alquanto lungo a seconda del voto fatto.

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