AGROPOLI. Una nota al Prefetto per segnalare il mancato rispetto del regolamento del consiglio comunale nella prima assise dell’era Mutalipassi. Ci stanno lavorando i gruppi politici facenti riferimento a Raffaele Pesce e Massimo La Porta. Le contestazioni sono relative alla votazione per la convalida degli eletti.
Consiglio comunale, segnalazione al Prefetto. Cosa dice il regolamento
Con un’autentica quanto inutile prova di forza, infatti, la maggioranza, con l’avallo del segretario comunale, non avrebbe rispettato quanto previsto nell’articolo 18 del regolamento consiliare.
Quest’ultimo, al comma due, precisa che «prima di deliberare su qualsiasi argomento, il Consiglio comunale deve esaminare le condizioni degli eletti e dichiarare […] le ineleggibilità di coloro per i quali sussiste una delle cause di ineleggibilità o incompatibilità previste dalla legge […]. E’ prevista un’unica votazione per tutti gli eletti eleggibili, mentre si effettuano separate votazioni per i casi relativi agli eletti per i quali sussiste una delle cause di ineleggibilità o di incompatibilità».
Proprio l’interpretazione di quest’ultima frase ha scatenato le polemiche.
Le contestazioni
Pesce, infatti, aveva contestato l’ineleggibilità di Giancarlo Santangelo e Rosario Bruno, il primo in quanto candidato nonostante fosse nel cda dell’azienda speciale Agropoli Cilento Servizi e il secondo poiché amministratore di una società che ha convenzioni anche con l’Asl Salerno.
Per Pesce e La Porta l’assise avrebbe dovuto votare prima la convalida degli eletti per i quali non sussistono contestazioni e poi per gli altri. La maggioranza, pur senza motivare la propria scelta, ha invece ritenuto opportuno procedere ad un’unica votazione.
Ma il regolamento sembrerebbe chiaro: «si effettuano separate votazioni per i casi relativi agli eletti per i quali sussiste una delle cause di ineleggibilità o di incompatibilità». In questo caso, come sostenuto dalla minoranza, le ineleggibilità sussistono in quanto sollevate nel corso dell’assise; secondo l’interpretazione del segretario comunale e del sindaco Mutalipassi, invece, la sussistenza dovrebbe già essere acclarata. Se così fosse, considerato che le contestazioni emergono nel primo consiglio comunale e solo successivamente è possibile è possibile avviare un eventuale iter giudiziario, la disposizione del regolamento sarebbe inattuabile e quindi unitile nel corso del primo consiglio, ovvero quello che prevede la convalida degli eletti.
L’imbarazzo della maggioranza
Non è servito sospendere la seduta e consultarsi, né l’imbarazzo di alcuni consiglieri di maggioranza che avevano chiesto al sindaco di fare un passo indietro considerato che anche con una doppia votazione il risultato del voto non sarebbe cambiato.
Per questo la minoranza chiederà l’intervento del Prefetto.