L’AIGA di Vallo della Lucania ritiene necessario avviare un confronto pubblico, che coinvolga anche gli Enti locali, sul programmato provvedimento di chiusura dell’area di parcheggio antistante il Palazzo di Giustizia di Vallo della Lucania.
Già da un mese il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, con l’Avv. Lentini, AIGA e Camera Penale, con i rispettivi Presidenti Avv. Scotti e D’Aiuto, avuta conoscenza dell’intenzione di rideterminare le modalità di accesso al Tribunale, chiudendo l’accesso alla zona di parcheggio agli Avvocati ed all’utenza, hanno sottoscritto ed inoltrato alla Dirigenza del Tribunale una formale richiesta di coinvolgere l’Avvocatura del Foro, in tale processo decisionale.
Ciò al fine di scongiurare l’ipotesi chiusura, o quantomeno, individuare alternative valide che possano permettere la facile accessibilità alle aule di giustizia.
“Ciò nonostante a tutt’oggi non abbiamo avuto un formale riscontro, e ciò ci ha spinto ad inoltrare la medesima richiesta al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello, in attesa di una risposta immediata. La chiusura del parcheggio, infatti, rappresenterebbe un ulteriore grave criticità in un Tribunale, che già è privo di mezzi pubblici e di collegamenti rapidi dal centro del paese o dalla stazione ferroviaria. Anche su tale fronte, negli stessi giorni, AIGA ha evidenziato nuovamente la necessità di creare collegamenti tra la stazione ferroviaria e l’Ospedale ed il Tribunale, inviando una comunicazione al Comune di Vallo della Lucania ed a tutti gli Enti interessati. Abbiamo addirittura fornito specifiche soluzioni, indicando le linee dei bus che potrebbero essere modificate, favorendo i collegamenti con il Tribunale – dichiara il Vicepresidente AIGA Vallo, Avv. Domenico Sica.
“Anche sul punto, purtroppo, non abbiamo avuto risposta. E’ evidente che tali problemi interessano sia l’Avvocatura che la cittadinanza, in quanto l’ulteriore chiusura del parcheggio, in assenza di area di sosta nelle vicinanze del Tribunale, ed in assenza di trasporti pubblici adeguati, non farebbe altro che rendere ancora più difficoltoso l’accesso al Palazzo di Giustizia. Per questo motivo chiediamo anche agli enti locali di interessarsi alla questione unitamente all’Avvocatura, per scongiurare ulteriori decisioni che non farebbero altro che acuire le criticità del Tribunale” – conclude l’Avv. Sica.