Dallo scorso due Luglio in Campania sono partiti i saldi estivi, la risposta a questa opportunità a
distanza di qualche giorno è timida e variegata, i saldi rappresentano da sempre una opportunità
specie per i negozi tradizionali e gli esercenti storici ma chi deve spendere, con i venti di crisi del
carovita che non si attenuano, complice il gran caldo prende tempo e non si lascia andare allo
shopping frenetico.
“Per noi di Confesercenti – dichiara il Presidente Provinciale di Confesercenti Salerno Raffaele
Esposito – i saldi rappresentano da sempre una grande opportunità specialmente per far emergere la
valenza degli esercenti di vicinato delle nostre comunità dilaniati dalla crisi economica e sociale al
pari delle famiglie che vogliono riemergere e ripartire ma che fanno i conti con il carovita il
carobolletta e si rivolgono inevitabilmente ad una platea di consumatori sempre più povera o
contratta.”
E aggiunge: “Registriamo un discreto andamento di spesa nelle città d’arte e turistiche con una previsione di spesa pari a circa 250 euro pro capite in linea con il dato di spesa previsto su base nazionale, ma i livelli di
spesa pre pandemia non ci sono. Di molto inferiore invece il dato nelle cittadine di provincia e nelle piccole comunità ormai scoraggiare dalle promozioni on line dei grossi colossi dell’ e-commerce che durano un intero anno attraverso vendite e svendite promozionali impossibili da proporre per un negozio tradizionale”.
“Questo delle offerte on line – prosegue il Presidente Esposito – è un dato che deve farci riflettere e sul
quale stiamo lavorando in maniera sinergica su Salerno e Provincia, a breve garantiremo una
piattaforma social e digitale di vendita ai nostri soci perché non ci si può soltanto lamentare ma
bisogna offrire opportunità digitali concrete anche ai negozi tradizionali prima di lasciare i nostri
consumatori alle piattaforme tradizionali. Bisogna garantire, oltre alla solidità dei negozi
tradizionali, alla nostra utenza nuove realtà digitali certificate e solidali per alimentare un
commercio sempre più solidale, etico e che alimenti davvero la cosiddetta economia circolare”.
“In ultimo vogliamo ribadire i nostri consigli per un acquisto sicuro presso i negozi tradizionali che
devono continuare ad essere lo spazio fisico della nostra clientela per far vivere le nostre città e le
nostre comunità: privilegiare e servirsi sempre in prima istanza dei negozi di fiducia; verificare la presenza delcartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato
magari confrontandolo con altri periodi dell’anno; conservare sempre lo scontrino perché è possibile
sostituire eventualmente l’articolo difettoso“, conclude.