Land Art: Cilento finalista nella 13esima edizione nella “Gola del Furlo”

La raffigurazione di Raffaella Di Bello, Annamaria Esposito e Federica Gatto farà parte del sentiero naturalistico nella "Gola del Furlo"

Di Christian Vitale

Il Cilento nella finalissima della tredicesima edizione di “Land Art”.
L’evento è organizzato dall’associazione culturale e residenza creativa “La Casa degli Artisti”, fondata dalla giornalista Andreina De Tommasi.
L’atto conclusivo della rassegna arriva dopo le selezioni iniziali, passate dalla rappresentazione prodotta da Raffaella Di Bello con la collaborazione di Annamaria Esposito e Federica Gatto.

Land Art: a settembre l’atto finale del concorso

Le tre cilentane, di Ceraso, hanno portato davanti alla giuria, nel concorso a tema libero, una piastrella di 2 metri con una farfalla rappresentante la Dea MU, per la tribù panamense protettrice delle donne. 
La mattonella farà parte del sentiero naturalistico dove è ambientata la stessa manifestazione.
La finale del concorso d’arte si terrà nelle Marche, dal 3 al 18 settembre, all’interno nella splendida cornice della “Riserva naturale della Gola del Furlo”, in provincia di Pesaro-Urbino.
Più di cinquanta artisti nazionali e internazionali giunti all’atto conclusivo della XIII edizione della Land Art al Furlo – Terra d’arte e di musica, sul pianoro boscoso del Monte Paganuccio, a venti minuti da Fano.


L’opera che raffigura la Dea Mu

La rassegna è iniziata nel 2010

La manifestazione calca l’onda della forma d’arte contemporanea, nota anche come earth artearth works.
La corrente, sorta intorno al 1967 negli Stati Uniti, è caratterizzata dall’abbandono dei mezzi artistici tradizionali per un intervento diretto dell’operatore nella natura e sulla natura.
Dal 2010 si ripete con cadenza annuale la “Passeggiata d’arte” fra le opere di Land Art, una semina di arte e di creatività, una passione per il paesaggio.
La casa degli Artisti dalla sua nascita, e con questa rassegna, ha sempre messo in evidenza la salvaguardia della biodiversità, non solo vegetale, e la difesa dell’arte sostenibile, sono i due binari statutari dell’associazione.




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