Caos ortopedia a Vallo della Lucania: la denuncia degli utenti

La denuncia degli utenti sulla situazione dell'ambulatorio di ortopedia dell'ospedale "San Luca" di Vallo della Lucania

Di Carmela Santi

VALLO DELLA LUCANIA. Decine di pazienti in attesa di essere chiamati per una visita nell’ambulatorio di ortopedia dell’ospedale San Luca. «Sono tornato a casa a notte fonda» denuncia uno degli utenti che si è ritrovato nel caos della struttura ospedaliera. Come lui, molti altri. A far sentire la propria voce anche una cittadina di Agropoli che ha ricevuto un video che testimonia la difficile situazione che si registra per accedere all’ambulatorio e che si fa portavoce delle istanze degli utenti.

Caos all’ambulatorio di ortopedia a Vallo della Lucania: le segnalazioni

«Voglio testimoniare – dice – che non esistono rispetto e risposte politiche dinanzi a questo scenario». Secondo le testimonianze raccolte tra gli utenti che necessitano dell’ambulatorio, al San Luca non ci sarebbe un registro prenotazioni. Qualche giorno fa erano più di 60 i pazienti in attesa di fare le visite di controllo. Prima di iniziare è arrivata la comunicazione dal reparto che avrebbero effettuato soltanto 20 controlli. Ne è derivata una ribellione collettiva tra i presenti. A quel punto sarebbe arrivata la decisione di visitare tutti. Qualcuno ha lasciato l’ospedale di Vallo solo dopo le 22. Qualcuno è andato via per disperazione e sfinimento».

«Ci sono persone che sono arrivate da Cava de’ Tirreni – racconta un paziente – e ancora una madre con un bambino da Bellizzi partiti in treno alle 9 del mattino, con la certezza dell’orario di rientro».

Le immagini del video dei pazienti in attesa nel caos più totale è diventato subito virale ed ha innescato non poche polemiche.

Al San Luca, l’ambulatorio di ortopedia è aperto il lunedì e il giovedì a partire dalle 15. Verso le 14.30, alcuni addetti scendono dal reparto e rendono disponibili i numeretti per l’ordine di visita. L’erogatore è messo all’ingresso al piano terra. Ed è qui che inizia l’odissea dei pazienti che attendono di entrare in ambulatorio. Il caldo di questi giorni rende tutto più caotico e difficile da sopportare.

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