A partire da ieri al Castello Angioino – Aragonese di Agropoli spazio alla Nazionale italiana di calcio con la mostra itinerante “Un secolo d’azzurro“, che terminerà il 7 luglio.
Tante le maglie esposte nell’edificio simbolo del centro storico della cittadina cilentana, accompagnate da tanti cimeli tinti d’azzurro. Nella serata di ieri insieme a Marco Civoli, giornalista e voce storica della RAI, presente anche Totò Schillaci, centravanti che ha regalato tante emozioni nelle notti magiche di Italia 90.
Totò Schillaci ieri ad Agropoli, le parole dell’ex centrvanti Azzurro
Lo stesso attaccante ex di Inter, Milan e Messina ha rilasciato qualche battuta a margine della serata affermando:
“In questa mostra sono presenti tanti pezzi di storia a me cari della Nazionale, basti pensare a Boniperti che mi portò in bianconero dal Messina. Lui rappresenta per me rappresenta una figura importantissima nella mia carriera”.
Sui ricordi di Italia 90 lo stesso attaccante aggiunge:
“Rimangono ricordi indelebili, esperienza fantastica che ogni calciatore vorrebbe vivere. Indossare la maglia della Nazionale rappresenta l’apice della mia carriera con tanti successi, che non mi aspettavo, tinti d’azzurro”.
Nella carriera di Schillaci il rammarico anche del Pallone d’Oro sfumato:
“Ci sono andato vicino, ho vinto però la Scarpa d’Oro e il titolo di miglior giocatore dei Mondiali. Qualcosina, che non mi aspettavo, dunque è arrivata”.
Sulla sua carriera poi ricorda:
“Sono nato tifoso della Juve e vestire quella maglia per me ha rappresentato davvero tanto“.
Sulla Nazionale di oggi invece chiosa:
“Speriamo di tornare sui livelli che ci competono ma non sarà facile. In Italia ci sono tanti stranieri che portano difficoltà al lavoro di Mancini. Dobbiamo puntare sui giovani”.
Sulla popolarità che ancora oggi abbraccia l’ex centravanti Schillaci chiude:”
“Spero possa durare ancora molto, mi fa piacere l’affetto anche dei più giovani che si documentano e si informano tramite internet”.