Castellabate: sabato il premio Pio Alferano

Appuntamento con il premio Pio Alferano presso il Belvedere San Costabile di Castellabate. Direttore artistico Vittorio Sgarbi

Di Comunicato Stampa

Entra nel vivo la Decima Edizione del Premio Pio Alferano, dalle ore 20:00 di sabato 2 luglio al Belvedere San Costabile di Castellabate, uno dei luoghi panoramici di belli d’Italia, si terrà la Cerimonia di premiazione 2022 guidata quest’anno dalla conduttrice RAI Greta Mauro e preceduta da uno spettacolo dei Tableaux VivantsIl tempio e il tempo a cura di Ludovica Rambelli Teatro e con la regia di Dora De Maio.

Il Premio Pio Alferano, organizzato e promosso dalla Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito, si avvale per questa edizione del Patrocinio del Comune di Castellabate (SA), del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, della Real Casa di Borbone delle due Sicilie e dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava.

A ritirare il Premio, una preziosa scultura in ceramica realizzata in esclusiva dal Maestro Livio Scarpella e dal titolo Desiderantes, la giornalista Hoara Borselli; la giornalista e volto simbolo del TG5 Mediaset Cesara Buonamici; la giornalista e conduttrice de La7 Myrta Merlino; l’Abate di Montevergine (AV), Don Riccardo Luca Guariglia; il cantautore e scrittore Enrico Ruggeri; l’attore Bruno Torrisi; il saggista e scrittore Marcello Veneziani e il Direttore degli scavi archeologici di Pompei, Gabriel Zuchtriegel

Il Premio Pio Alferano anche quest’anno premia personalità nazionali e internazionali che si sono particolarmente distinte per il loro impegno a favore dell’arte, della cultura, dell’ambiente, dell’imprenditoria e del sociale. Le motivazioni riguardanti l’assegnazione del Premio ai personaggi di questa edizione saranno resi noti durante la Cerimonia del 2 luglio. 

La Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito, nata nel 2012 per onorare la memoria del Generale dei Carabinieri Pio Alferano, distintosi per la rettitudine morale e per la strenua difesa in favore della legalità e del patrimonio culturale, promuove tutti gli anni il Premio Pio Alferano, la cui direzione artistica è affidata a Vittorio Sgarbi e la direzione generale a Santino Carta. Tutti gli anni, in occasione del Premio, la Fondazione propone anche una serie di appuntamenti culturali e d’arte di ampio respiro nazionale.

Arte, fotografia e letteratura sono gli ambiti che l’attuale edizione del Premio vede rappresentati con due mostre inedite: Imitanda. Il mito dell’archeologia e il sogno del Grand Tour nella Collezione Di Giaimo a cura di Vittorio Sgarbi e Sgarbeide, un omaggio del Premio al suo Direttore artistico in occasione dei suoi celebratissimi 70 anni. Alle rassegne espositive si aggiunge Il libro del giorno dopo, il talk show di domenica 3 luglio condotto dal giornalista Carlo Vulpio e dalla conduttrice Greta Mauro a Ogliastro Marina dove, insieme agli autori, verranno presentati alcuni titoli di particolare interesse.

La mostra Imitanda. Il mito dell’archeologia e il sogno del Grand Tour nella Collezione Di Giaimo, allestita nelle sale espositive del Castello dell’Abate a Castellabate (SA) sarà inaugurata sabato 2 luglio e rimarrà aperta al pubblico fino al 30 settembre 2022. La rassegna è un immaginifico racconto delle grandi scoperte di Pompei, Ercolano e della Magna Grecia attraverso una raccolta di opere d’arte datate tra il XVIII e il XX secolo molto rappresentative del territorio campano. Disposte in un suggestivo allestimento, si potranno ammirare capolavori delle Reali manifatture partenopee di porcellane, bronzi, vasi, arredi e dipinti celebrativi, qui presentati in una trionfante imbandizione di gusto borbonico che riprende i fasti dell’ospitalità della storica casata del Regno delle due Sicilie. Nel percorso espositivo sono riproposte la Sala degli Studi e la Sala del Peristilio, dove marmi e sculture declinano il senso dell’otium e la cultura degli antichi. La mostra arriva fino ai giorni nostri con opere di Salvatore EmblemaRiccardo DalisiAnnibale Oste e Mimmo Paladino. Patrono e protettore di questo racconto in arte è San Gennaro dall’oratorio devozionale ricreato nella mostra e dal quale il venerato santo e martire cristiano veglia all’ombra di una teatrale eruzione dello Sterminator Vesevo.

Condividi questo articolo
Exit mobile version