Il castello di Agropoli diventa per una settimana la casa della Nazionale di calcio

Ad Agropoli la mostra itinerante dedicata alla nazionale italiana "Un secolo d'azzurro"

Di Ernesto Rocco

A partire dal prossimo 30 giugno il castello angioino – aragonese di Agropoli si trasformerà per una settimana nella casa della nazionale italiana di calcio, permettendo ai visitatori di riscoprirne la storia, vederne i trofei, ma anche incontrare i campioni che nelle varie epoche hanno contribuito a fare grandi i colori azzurri.

Il centro cilentano, infatti, ospiterà la mostra itinerante “Un secolo d’azzurro”. Fino al 7 luglio nelle sale dell’antico maniero saranno esposti circa 300 cimeli, testimoni delle imprese della nostra nazionale di calcio. Ci sarà il pallone della finale mondiale del 1934, le maglie indossate dai calciatori che hanno vinto l’Europeo lo scorso anno, passando per i pantaloncini di Totò Schillaci, eroe delle notti magiche di Italia 90 e per le divise di Totti, Del Piero e Cannavaro, campioni a Berlino nel 2006.

Ben 100 anni di storia azzurra in cui l’Italia ha conquistato 4 titoli mondiali e 2 europei, ma soprattutto ha fatto sognare da nord a sud l’intero Stivale. L’evento, promosso dall’associazione Sant’Anna di Aldo Rossi Merighi e Sabrina Trombetti con la società sportiva Virtus Agropoli Academy di Antonio Ruggiero ha il patrocinio dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e il sostegno dell’amministrazione comunale.

Ma non sarà una semplice mostra. Ad Agropoli, infatti, giungeranno i protagonisti azzurri di tutte le epoche, da Picchio De Sisti a Totò Schillaci e Nanu Galderisi. E ancora Salvatore Carmando, Ottavio Bianchi, Cristian Manfredini, Gianni Sasso attaccante Nazionale Paralimpica, Francesco Cacciapuoti responsabile SGS Figc Campania, Carmine Mellone presidente CIP Campania, l’ex arbitro internazionale Pietro D’Elia ed altri calciatori legati al territorio come Enzo Leccese, agropolese doc e Iginio Serrapede, una vita spesa tra i dilettanti coronata dalla convocazione nella nazionale italiana di beach soccer. E proprio per ricordare i campioni locali il primo luglio è previsto un momento dedicato a Vincenzo Margiotta, ex calciatore e allenatore agropolese che ha scritto la storia della Salernitana che nella seconda metà degli anni 40′ trascinò in Serie A.

Ancora oggi Margiotta conserva il primato di reti segnate con la maglia granata. L’Ussi ha istituito un premio in suo ricordo e il presidente nazionale Gianfranco Coppola ,proprio l’1 luglio, lo consegnerà a Totò’ Schillaci.

Ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del ricco cartellone di eventi che ha visto la presenza, tra gli altri, di Francesco De Luca, responsabile redazione sport de Il Mattino e dell’ex calciatore di Napoli, Lazio e Juventus Guglielmo Stendardo, agropolese d’adozione.

Ricco il programma di incontri al castello (solo il 2 luglio l’evento si sposterà presso la Fornace) con giornalisti, dirigenti federali ed ex azzurri, tra cui Marco Civoli, telecronista RAI della finale mondiale del 2006; Mario Zaccaria, presidente Ussi Campania, poi Pierpaolo Petino, il presidente FIGC Campania Carmine Zigarelli col vicario Giuliana Tambaro, il presidente Coni regionale Sergio Roncelli. Non mancheranno eccellenze sportive locali, come la cilentana Maria Marotta, primo arbitro donna a dirigere un match professionistico, originaria di San Giovanni a Piro e appartenente alla sezione AIA di Sapri.

La mostra è visitabile gratuitamente ogni giorno dalle ore 18.00 alle 24.00.

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