Trovati escrementi di ratti: chiude attività di alimenti etnici nel Cilento

Attività etnica di proprietà di un cittadino indiano sottoposta a sanzioni dai Nas per le pessime condizioni igienico-sanitarie

Di Redazione Infocilento

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, ha eseguito una campagna di controllo su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo era quello fine di verificare la regolarità delle strutture di ristorazione e di preparazione enogastronomica essenzialmente riconducibili a culture di Paesi extra europei, nonché alla relativa filiera di fornitura di materie prime alimentari etniche.

Controlli su attività di vendita alimenti etnici: Nas anche nel Cilento

I controlli, eseguiti anche nel Cilento, hanno accertato il rispetto delle procedure di preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti, dello stato igienico e strutturale dei locali di ristorazione e degli esercizi di vendita e di stoccaggio degli alimenti.

Particolare attenzione è stata riservata al mantenimento della catena del freddo in relazione ai cibi da mangiare crudi ed ai canali di importazione e distribuzione delle derrate alimentari e delle materie prime provenienti da Paesi esteri, gestiti da aziende di commercio all’ingrosso, di deposito e di trasporto.

Le criticità

Tra le criticità riscontrate sono state rilevate alimenti in cattivo stato di conservazione, procedure preventive di autocontrollo aziendali inosservate o addirittura mai predisposte, utilizzo di alimenti con etichettature non in lingua italiana o prive di informazioni utili per ricostruirne la rintracciabilità.

Sono state sequestrate 700 tonnellate di prodotti alimentari (prodotti ittici, carnei, vegetali) poiché non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, in cattivo stato di conservazione e con etichettature irregolare, per un valore commerciale di circa 3 milioni di euro.

Nel corso delle attività è stato constatato l’uso di magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti, cucine mantenute in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l’applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività a 2 carico di 35 imprese commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni e 300 mila euro.

Chiuso esercizio in Cilento

In particolare, i Carabinieri del Nas di Salerno hanno chiuso un esercizio di vendita di alimenti etnici nel Cilento, rappresentato legalmente da un cittadino indiano, dove nel corso di una verifica ispettiva sono state rilevate pessime condizioni igienico-sanitarie come la presenza di escrementi di ratti sulle superfici di lavoro, sulla pavimentazione e sugli scaffali di esposizione dei prodotti alimentari in vendita.

All’interno del locale sono state inoltre ritrovate rudimentali trappole per topi, ragnatele e sporco pregresso in tutti gli ambienti.

Sequestrati 7,6 quintali di prodotti alimentari (farine, semola, riso, zucchero, spezie, succhi di pomodoro e patate), tra cui alcune confezioni rosicchiate da roditori. Il valore dei provvedimenti adottati ammonta a 200mila euro.

Le altre sanzioni

Altri due esercizi sono stati chiusi, uno nell’hinterland del salernitano, e sono state effettuate 15 diffide. Sono stati inoltre sequestrati 250 kg di cibo privo di tracciabilità e 25 litri di olio. Elevate sanzioni per 20mila euro.

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