Curiosità: per Mutalipassi esordio da sindaco di Agropoli col tricolore al contrario

Una nota di colore. Un errore che non è sfuggito agli utenti dei social. Tutto dovuto all’emozione del momento ma c’è chi parla di “cattivo presagio”

Di Ernesto Rocco

Una nota di colore in questo ingarbugliato inizio di amministrazione Mutalipassi ad Agropoli. Se la commissione elettorale è ancora al lavoro per definire la composizione del consiglio, la proclamazione del primo cittadino è avvenuta giovedì scorso tra applausi, baci e strette di mano. 

In quell’occasione Mutalipassi ha indossato per la prima volta la fascia tricolore con l’ausilio del suo staff, incappando però in una gaffe stilistica e contraria al protocollo che non è sfuggita al mondo dei social.

Sia chiaro: manca una legge che dica ai sindaci come indossare la fascia (esistono invece disposizioni sui momenti in cui indossarla), ma ci sono regole di consuetudine e pareri ministeriali sul caso, legati anche all’alto valore simbolico del tricolore.  

Il caso negli anni scorsi fu oggetto pure di una interrogazione parlamentare, cui venne chiamato a rispondere il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, che intervendo nell’Aula di Palazzo Madama tracciò un vero e proprio vademecum per i primi cittadini.  

La fascia tricolore, evidenziò in aula Variati, va indossata dai sindaci “sulla spalla destra con la parte verde vicino al collo, per motivi di ordine storico ed evidenti esigenze di uniformità“. 

La richiesta di chiarimenti era  arrivata dal senatore di Forza Italia, Marco Perosino.   “Sempre  più sovente i sindaci indossano indifferentemente la fascia tricolore a tracolla della spalla destra o a tracolla della spalla sinistra, arrecando confusione circa la corretta modalità d’uso del distintivo del sindaco“. 

Di qui l’interrogazione al ministero dell’Interno per definire “in modo corretto le modalità di indossare la fascia tricolore”, che, sottolineò poi il sottosegretario Variati nella risposta, “rappresenta il distintivo del sindaco” e “si caratterizza per il suo valore altamente simbolico”. 

Quindi “il ruolo istituzionale svolto dal sindaco impone – scrisse il rappresentante del governo – un uso corretto e conveniente della fascia tricolore“.  

Per Mutalipassi una piccola gaffe, con la fascia indossata da sinistra a destra. Nulla di grave (peraltro il problema è stato risolto per le foto di riti), anche se gli scaramantici indicano questo come cattivo presagio. Fassino, ad esempio, eletto sindaco di Torino incappò in errore al momento del giuramento e il suo mandato non fu scevro da pagine poco fortunate. In quel periodo subì anche una condanna e al termine di un turbolento quinquennio non fu riconfermato. Stesso destino per gli ex sindaci di Pantelleria e Savona. Ma i casi sono molteplici. Per restare in zona, ad esempio, l’ex sindaco di Buonabitacolo, Elia Rinaldi, esordì con la fascia al contrario e non arrivò a fine mandato.

Al momento dell’insediamento, complice l’emozione del momento, tutto è perdonato. Ma chissà se la pensa così anche la dea fortuna.

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