“Il fenomeno dello spopolamento dei centri minori nelle Aree Interne, derivante da dinamiche sociali, economiche e culturali della società contemporanea, sta provocando un depauperamento dei beni materiali e immateriali appartenenti a queste realtà insediative, nonché uno squilibrio demografico che vede le città sempre più affollate e i piccoli Comuni in abbandono.
È necessario, pertanto, proporre strategie e linee di indirizzo per favorirne lo sviluppo sostenibile, affinché se ne possano sviluppare le potenzialità inespresse”. È quanto ha dichiarato il presidente della III Commissione regionale speciale Aree Interne Michele Cammarano, a margine della sottoscrizione, nella cornice del Castello di Roccadaspide, della Carta internazionale per la valorizzazione delle Aree Interne. Il documento è stato realizzato in collaborazione con l’Università di Salerno, con l’Università di Valencia e con il Politecnico di Tirana.
“Questo documento ricalca le criticità su cui ci siamo più volte confrontati. C’è necessità di mettere insieme più soggetti per risolvere le problematiche ataviche che affliggono queste aree”, ha dichiarato il sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano.
“Sono tanti gli aspetti da prendere in considerazione in un quadro sistemico di sviluppo territoriale. In tale ambito, abbiamo il dovere di fornire o implementare i servizi essenziali e le infrastrutture, in modo da evitare disagi, specie alle nuove generazioni, introducendo tutti gli strumenti innovativi e i sistemi per agevolare la vita e il lavoro decentrato”, ha dichiarato Pier Francesco Fiore, Docente Università di Fisciano, tra gli autori della carta di valorizzazione delle aree interne.
“Lo Stato per anni non si è mai interessato alle aree interne – ha concluso Girolamo Auricchio, presidente dell’Associazione per lo Sviluppo delle Valli del Cilento Interno – e implicitamente ha quasi invogliato lo spopolamento. Con questa strategia tendiamo a invertire la rotta. Ora dobbiamo lavorare a una fiscalità di vantaggio per il nostro territorio, in modo da incentivare le imprese a investire in questi territori”.