Agropoli, 14 anni senza Debora: «Mi manchi, rimarrai per sempre»

Debora Radano aveva appena sostenuto l'esame del terzo anno quando subì un grave incidente: morì il 17 giugno del 2008

Di Redazione Infocilento

Era in moto con un amico dell’istituto Albergiero “Paolillo” di Gromola dove aveva appena sostenuto l’esame di terza. All’improvviso, però, il mezzo su cui viaggiava Debora Radano finì fuori strada. Erano le 12.30 del 4 Giugno: la ragazza, apparsa subito in condizioni gravi, fu trasportata all’Ospedale di Vallo della Lucania dove morì due settimane dopo, ovvero il 17 giugno.

Debora viveva ad Eredita, ma aveva molti amici a Capaccio, dove andava a scuola, e ad Agropoli dove vivono alcuni parenti e dove ha frequentato le scuole medie. In un’istante la sua vita e quella di quanti la conoscevano è mutata: dalla gioia per il superamento dell’esame del terzo anno di corso alla tragedia di un incidente che dopo due settimane d’agonia ha portato via una giovane vita.

Quel 17 giugno 2008 è rimasto indelebile nella mente di amici e familiari che oggi stanno scrivendo tantissimi messaggi sui social per ricordare Debora. Tra questi anche quello della mamma Teresa, che come ogni anniversario rivolge il suo messaggio alla figlia perduta.

Mi manchi, è una frase troppo riduttiva e leggera, per descrivere ciò che realmente è accaduto dentro di me, da quando te ne sei andata.

La mancanza lascia un vuoto, uno spazio inabitato,

Lascia il silenzio che prende il posto delle parole che non si possono più ascoltare ne pronunciare,

Come ad esempio “ciao amore mio, ti voglio bene”…

La mancanza mette un segnale di stop a gesti che non si possono più fare ne ricevere,

Ti lascia immobile a vivere questa sensazione di nostalgia e tristezza

Ti lascia una fame disumana di carezze, sguardi, abbracci, di amore…

Eppure tutto questo è una lieve brezza rispetto a ciò che sento da quando te ne sei andata.

Perché, non è solo vuoto, silenzio, fame, nostalgia e tristezza,

Il mio è dolore…

Il dolore che la carne sente quando ti viene strappata una parte di te, per seppellirla dove i tuoi occhi non possono più arrivare.

Il dolore è la debolezza che si sente quando metà del tuo sangue scorre fuori da quella carne strappata per essere assorbita dal terreno.

Passano gli anni e tante cose cambiano, ma ne il vuoto della tua mancanza, ne il dolore per la tua assenza è intenzionato a svanire,

Ma d’altronde come può sparire ed essere dimenticato un amore come il nostro?

Si accetta, si va avanti , si sorride e si vive, con tutto ciò che abbiamo imparato, con tutto ciò che abbiamo, con tutto ciò che siamo…

E tu sei e sarai sempre in me…

Ci sono giorni speciali in cui vorrei avere la capacità di tirarti fuori dal mio cuore per poterti abbracciare,

Il mio non è un desiderio da esprimere ad una stella cadente,

E non è nemmeno qualcosa da affidare ad un sogno,

Il mio è un bisogno,

È fame,

È sete

Ti voglio bene amore mio

Vorrei tornare a pronunciare questa parola

“sei la mia vita “

Ma non si può , allora la scrivo, non è la stessa cosa ma almeno questa è una cosa che ancora posso fare…

Ti amo e mi manchi… Rimarrai sempre

il mio unico amore grande e meraviglioso

Condividi questo articolo
Exit mobile version