Si celebra oggi l’Anniversario dell’Arma di Artiglieria, simbolicamente collegato, per i fatti storici, alla battaglia del Piave del 15 giugno 1918, quando l’Artiglieria del Regio Esercito Italiano ebbe un ruolo determinante nel garantire la continuità di fuoco che scompaginò l’avanzata del Regio Esercito Austro-Ungarico che sferrò, in tale occasione, la sua ultima grande offensiva della Prima Guerra Mondiale.
L’anniversario dell’Arma di Artiglieria: i fatti del giugno ’18
Infatti, proprio la notte del 15 giugno 1918, fu lanciato il primo attacco della battaglia che, l’illustre poeta Gabriele D’Annunzio, ribattezzò col nome di “Battaglia del Solstizio”. Il ruolo determinante riconosciuto all’Artiglieria per il successo finale, le consentì di guadagnarsi sul campo la terza Medaglia d’Oro, concessa con la seguente motivazione: “Sempre e dovunque, con abnegazione prodigò il suo valore, la sua perizia, il suo sangue, agevolando alla Fanteria. In meravigliosa gara di eroismo, il travagliato cammino della vittoria per la grandezza della Patria”.
L’evoluzione tecnologica dei moderni e diversificati scenari operativi, ne caratterizzano il ruolo primario nello studio, nella sperimentazione e nell’acquisizione di nuovi sistemi d’arma e di strumenti di comando e controllo, anche in ambito NATO. Le peculiarità nel supporto di fuoco terrestre e nella difesa degli spazi aerei, sono le basi del sistema Artiglieria, che gestisce e coordina i sensori sul terreno per la sorveglianza, l’acquisizione e l’ingaggio di obiettivi anche nella terza dimensione.
L’Arma di Artiglieria è formata dalle specialità Terrestre e Controaerei. I reggimenti di Artiglieria Terrestre sono undici, otto dei quali a supporto diretto, inseriti nelle Brigate di Manovra e tre a supporto generale, dipendenti dal Comando Artiglieria. In linea con le storiche funzioni tecniche che gli sono proprie, l’Arma di Artiglieria assolve ad importanti compiti anche nell’ambito Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (CBRN) dove ha dato prova di professionalità in occasione del contrasto alla pandemia da Covid-19, attraverso l’impiego, a livello Difesa, del personale del 7° reggimento di Difesa CBRN “Cremona” che ha operato secondo le proprie peculiarità in ambito di rilevazione e bonifica di agenti contaminanti. L’Artiglieria Terrestre annovera tra le sue competenze anche le attività afferenti alle Information Operations, la formazione e l’addestramento dei Joint Terminal Attack Controller (JTAC) della Forza Armata, attraverso diversificate modalità innovative, tra cui quella simulata, vantando uno dei cinque centri nazionali NATO di addestramento e sviluppo virtual.
L’Artiglieria Controaerei è la specialità che contribuisce alla difesa aerea nazionale e NATO, tramite un’organizzazione di comando e controllo e di controllo tattico basata sul concetto di Cluster controaerei, una struttura modulare e mission oriented che realizza una difesa stratificata e multi sistema necessaria oggi, ancor più che in passato, per fronteggiare con efficacia le minacce sempre più diversificate provenienti dalla terza dimensione. In tale contesto, la specialità controaerei ha già acquisito la capacità di contrasto agli aeromobili a pilotaggio remoto della categoria mini e micro e, in prospettiva futura, dovrà fronteggiare l’evoluzione della minaccia attraverso l’introduzione, già prevista, di un nuovo sistema SHORAD, nonché mediante l’aggiornamento dei sistemi a media portata, migliorando ancor di più la capacità antimissile.
«Grazie al dinamismo e alla versatilità che la contraddistinguono, l’Artiglieria italiana racchiude in sé il connubio tra tradizioni e avanguardia, necessarie per le sfide del futuro: auguri a tutti gli artiglieri!», fanno sapere da Persano, dove è di stanza l’8° Reggimento Artiglieria Terrestre “Pasubio”.