Gelbison: ancora da sciogliere il nodo stadio, per i rossoblù sfuma una possibilità

La Gelbison si avvicina al prossimo campionato di Serie C con il nodo da scioglier relativo al campo per le gare casalinghe

Di Christian Vitale

La Gelbison si avvicina al prossimo campionato di Serie C con un nodo da scioglier relativo al campo che ospiterà le gara interne dei cilentani.
Nei giorni scorsi forte è stata la voce che spingeva i rossoblù verso il Torre del Greco e lo stadio “Liguori”. Il Comune napoletano ha congelato però questa pista. In tal senso a parlare è stato il presidente della Turris Colantonio, che in passato ha vissuto sulla propria pelle l’incertezza riguardante lo stadio per giocare le sfide casalinghe di terza serie.

Gelbison: le parole del presidente della Turris

 “In quella fase caratterizzata anche da momenti di forte scoramento condivisi con il nostro primo cittadino a causa dei dinieghi incassati da altri Comuni prima del sì di Avellino. Mi ripromisi che, se un giorno mi fossi ritrovato nella condizione opposta, avrei certamente teso la mano ad una società consorella, protagonista tra l’altro di una promozione storica, la prima di una squadra cilentana tra i professionisti. Per quanto di nostra competenza, avevamo pertanto assicurato massima disponibilità alla Gelbison ed al suo presidente Puglisi. In futuro, del resto, potrebbe accadere nuovamente alla stessa Turris di dover chiedere temporanea ospitalità altrove”.

Nel comprendere, chiaramente, le preoccupazioni di un sindaco per la vita della propria comunità, la Turris non è certo insensibile ai disagi patiti dalla viabilità cittadina e dai residenti nelle adiacenze dello stadio in occasione delle gare ufficiali; lo stesso progetto di riportare sempre più famiglie sugli spalti è stato finora frenato dalle criticità nel raggiungere in maniera agevole il ‘Liguori’. Non a caso, abbiamo avviato nei giorni scorsi un proficuo confronto con il nuovo Primo dirigente del locale commissariato di polizia, dottor Cristiano, che ringrazio per la disponibilità, per valutare l’impatto di un piano-sicurezza alternativo, finalizzato a contenere i disagi per tutti e a rivedere il percorso di accesso allo stadio da parte delle tifoserie avversarie, anche sulla base dell’effettivo numero di presenze ospiti registrato durante l’ultimo campionato. Le interlocuzioni che c’erano state tra Turris e Gelbison erano fondate anche su questo tipo di prospettiva”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version