Bronzo alle Olimpiadi della Cybersicurezza per il Pisacane di Padula

Alle Olimpiadi hanno partecipato nel corso dell'anno oltre 300 istituti italiani con 1700 aspirati hacker etici

Di Comunicato Stampa

Il Liceo Scientifico “Pisacane” di Padula ha conquistato ben due medaglie di bronzo alle Olimpiadi Italiane di Cybersicurezza (Olyciber) che si sono svolte nel fine settimana appena trascorso a Torino.

Dopo aver superato brillantemente la prima selezione ed essere approdati in finale, gli alunni Anthony Gerardo Giuliano e Giuseppe Pasquariello della classe 4C (indirizzo Scienze Applicate) hanno quindi ottenuto la medaglia di bronzo tra i 96 finalisti provenienti da tutta Italia.

Alle Olimpiadi Italiane di Cybersicurezza hanno preso parte, nel corso dell’anno scolastico, più di 300 istituti secondari italiani con più di 1700 aspiranti “hacker etici”.

Nel corso della due giorni, i finalisti si sono dovuti misurare in 7 ore di competizione e 16 challenge su crittografia, reverse engineering, sicurezza in rete e sicurezza delle infrastrutture.

L’evento Olyciber, finanziato dalle aziende leader nel settore ICT, è organizzato dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini (Consorzio Interuniversitario nazionale per l’informatica).  

Grande soddisfazione per gli alunni e per il docente di Informatica, il professore Giovanni Trotta, che li ha guidati con passione e dedizione trasmettendo loro le competenze necessarie affinché conseguissero l’ottimo risultato.

Congratulazioni e felicitazioni ai due alunni e al loro docente da parte del dirigente scolastico, il professore Pietro Mandia.
In tema di “sicurezza in rete”, l’Istituto Omnicomprensivo di Padula, di cui il Liceo “Pisacane” fa parte, è stato riconosciuto dal Miur “scuola virtuosa” per l’uso sicuro e positivo delle tecnologie digitali in ambiente scolastico grazie alla policy E-SAFETY messa in campo.

Inoltre, da quattro anni, l’Istituto ha ottenuto, dall’Osservatorio Provinciale per l’Infanzia e l’Adolescenza di Salerno, il titolo di “scuola-sentinella” in quanto punto di riferimento per il Vallo di Diano nel contrasto al Bullismo/Cyberbullismo.

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