Vaccino contro il cancro, in Campania parte la sperimentazione

Vaccino anti-cancro parte la sperimentazione in Campania. L'annuncio di De Luca: investimento di 120 milioni di euro

Di Redazione Infocilento

Vincenzo De Luca ha annunciato la partenza della sperimentazione del vaccino contro il cancro. E’ stato il Governatore ad annunciare la svolta nella diretta Facebook del venerdì pomeriggio: “La Regione ha deciso, quattro anni fa, di avviare una linea di ricerca per produrre, in Campania, il vaccino contro il cancro. Abbiamo fatto un investimento immenso, 120 milioni di euro, che è più delle risorse di cui dispone tutto il Cnr nazionale”.

Abbiamo messo insieme tutti gli istituti di ricerca universitari, coordinati dal Pascale, i centri di ricerca privati, laboratori, aziende farmaceutiche e abbiamo avviato una ricerca di base genetico e sul piano farmacologico – ha aggiunto De Luca – Sono stati prodotti risultati importanti. Abbiamo già avuto l’individuazione di geni e di farmaci che impediscono la moltiplicazione di cellule tumorali. Adesso, dobbiamo passare alla sperimentazione clinica, cioè dobbiamo progressivamente arrivare a sperimentare sugli esseri umani questi dati di ricerca cui siamo arrivati”.

Vaccino anti-cancro test sugli animali efficaci e sicuri 

Le sperimentazioni del nuovo vaccino anti-cancro fanno sperare in un nuovo capitolo della medicina nel contrasto delle cellule tumorali. I ricercatori guidati da Soumya Badrinath, hanno condotto un particolare studio sulle cellule immunitarie e tumorali.

Lo studio è stato coordinato da Dana-Farber Cancer Institute e dalla Harvard Medical School e pubblicato recentemente sulla rivista ‘Nature‘. Le sperimentazioni di un vaccino che possa contrastare la formazioni di cellule tumorali è al centro degli studi condotti dai due centri americani, e non solo. Per ora le sperimentazioni del vaccino sono state effettuate su scimmie e topi.

La maggior parte dei vaccini prende di mira delle proteine specifiche che si trovano sopra le cellule tumorali. L’intento è quello di aiutare il sistema immunitario, riconoscerle ed attaccarle. La capacità di queste proteine di stimolare la risposta immunitaria cambia da individuo ad individuo motivo per cui risulta difficile la formazione di un virus universale. Ecco perchè i ricercatori di Soumya Badrinath si sono approcciati in modo diverso allo sviluppo del vaccino.

Le cellule immunitarie

La loro ricerca potrebbe superare l’ostacolo delle variazioni individuali, ha come obbiettivo due tipologie di cellule immunitarie le cellule T e NK (Natural Killer). Il vaccino nello specifico stimola due proteine MICA e MICB entrambe presenti sulla superficie delle cellule tumorali e sono in grado di legarsi alle cellule immunitarie e di attivarle.

Normalmente le cellule tumorali rompono MICA e MICB. Il nuovo vaccino subentra proprio a contrastare questa “difesa” della cellula tumorale. Il vaccino infatti impedisce alle cellule di liberarsi delle proteine MICA e MICB. In questo modo sarebbe più facile l’attivazione delle cellule T e NK nel sistema immunitario.

La sperimentazione del vaccino per ora ha dato risultati positivi, riuscendo a sviluppare un’immunità protettiva anche nei tumori con mutazioni.

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