Padula, oltre 20 tour operator internazionali visitano la Certosa di San Lorenzo

Tour Operator a Padula: “Abbiamo l’obiettivo di portate quanti più turisti è possibile e recuperare il gap rispetto agli altri anni”.

Di Comunicato Stampa

Nella giornata di ieri, oltre una ventina di tour operator internazionali, hanno visitato la Certosa di San Lorenzo e le attrazioni turistiche di Padula.

L’evento è stato curato dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con alcuni operatori turistici cilentani.

“Abbiamo creato una sinergia con alcuni tour operator del Cilento – ha riferito la sindaca di Padula, Michela Ciminoper programmare in modo strategico lo sviluppo turistico di Padula e dell’intero comprensorio, soprattutto oltre i confini nazionali, come testimonia la visita in Certosa di oltre 20 operatori turistici stranieri”.

A conferma di tutto questo, i tour operator coinvolti si sono detti impressionati dalle bellezze della Cerosa di San Lorenzo e del patrimonio artistico e culturale di Padula.

Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa anche dall’Assessore al Turismo del Comune di Padula, Antonio Fortunati, che ha commentato: “Abbiamo l’obiettivo di portate quanti più turisti è possibile e recuperare il gap rispetto agli altri anni”.

Gli operatori turistici internazionali hanno anche avuto modo di gustare le prelibatezze locali, preparate dalle volontarie dell’Associazione padulese “L’Aquilone”.

“Non abbiamo voluto far conoscere ai tour operator internazionali soltanto le bellezze culturali e archeologiche di Padula – ha sottolineato la vicesindaca, Caterina Di Biancoma anche il nostro patrimonio enogastronomico, le pietanze tipiche padulesi, tra cui la polpetta della mietitura, che ha avuto il riconoscimento del marchio Deco, la tasca padulese, la pizza di sanguinaccio, i rospi con le acciughe e tutta un’altra serie di pietanze che appartengono al nostro territorio e alla nostra cultura. L’enogastronomia va ad arricchire l’offerta turistica e culturale di ogni luogo, non di minore importanza rispetto al nostro”.

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