Agropoli, Radiosurgery a rischio? «Mettere da parte interessi politici e pensare ai cittadini»

Polemiche sul Radiosurgery Center di Agropoli: «Evitare, dopo l'ospedale, un ulteriore impoverimento di questo territorio»

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. «Sembrerebbe che l’ASL stia riprendendo con forza le procedure di sfratto dalla struttura dell’ospedale di Agropoli della Radiosurgery nonostante un contratto in essere per effettuare le prestazione di radioterapia oncologica». Così Costabile Spinelli, già sindaco di Castellabate e riferimento del centro-destra a livello locale.

Il politico cilentano ha raccolto il grido d’allarme del consigliere comunale di Salerno, Roberto Celano, che ieri aveva manifestato preoccupazione per la possibile chiusura del centro per la radioterapia (leggi qui).

Radiosurgery Center di Agropoli a rischio: i motivi

Tutto è nato da un’intimazione di pagamento da parte dell’Asl relativa al mancato pagamento dei canoni di locazione degli ultimi tre anni da parte della proprietà del Radiosurgery Center di Agropoli.

Quest’ultimo è gestito interamente da privati dopo che negli anni scorsi l’azienda sanitaria ha deciso di dismettere le proprie quote.

Le polemiche

Spinelli osserva come l’intimazione di pagamento e il possibile sfratto «oltre che privare il territorio di un altro importante servizio, manderebbe a casa 20 persone, interromperebbe le cure salvavita a pazienti oncologici in una struttura dove peraltro si stanno installando macchinari diagnostici avanguardisitici per 5 milioni di euro».

Di qui l’appello: «Chi ha responsabilità di governo, metta da parte l’appartenenza alla filiera politica che governa la Regione e si batta per gli interessi dei cittadini facendosi sentire nei confronti della Regione stessa e dell’ASL per evitare, dopo l’ospedale, un ulteriore impoverimento di questo territorio».

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