Una messa di ringraziamento per Don Giustino Russolillo a Mercato Cilento

È in programma una Santa Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Don Giustino, il 3 giugno dalle 17:15, a Mercato Cilento

Di Roberta Foccillo

Il 15 maggio 2022, Papa Francesco, in una Piazza San Pietro gremita, ha proclamato Santo Don Giustino Russolillo, vissuto nel Convento di Mercato Cilento di Perdifumo.

Don Giustino, fondatore della congregazione dei Vocazionisti, visse nel Convento dal 1932, per fondare la casa maschile e pubblica lo spiritus orationis.

Una Santa Messa a Mercato Cilento per la canonizzazione di Don Giustino

E’ in programma una Solenne Celebrazione Eucaristica di ringraziamento per la Canonizzazione di Giustino Russolillo, Venerdì 3 giugno nella Chiesa Madonna del Carmine a Mercato Cilento.

Dalle 17:15, raduno in Piazza Don Giustino, accoglienza della reliquia e processione verso la Chiesa.

Alle 18:00, S. Messa presieduta da S. E. Mons. Ciro Minieri, Vescovo di Vallo della Lucania. La diretta integrale, disponibile sul portale InfoCilento.it

Alla funzione religiosa, saranno presenti, oltre al Vescovo, il sindaco di Perdifumo Vincenzo Paolillo, il Parroco Don Victor Alozie, Michele Vassallo del Rinnovamento Carismatico SCV, attuale presidente del Convento di Mercato Cilento Don Pasquale Gargione e il padre generale dei Vocazionisti, P. Antonio Rafael Do Nascimento.

Il miracolo di Don Giustino nella Chiesa Madonna del Carmine

Tra i suoi miracoli, ricordiamo quello del 25 luglio del 1955 in occasione dei Solenni festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine.

“Una settimana prima che Don Giustino morisse, entrai in sacrestia prima della messa. Mi ricevette, mi benedisse e mi chiese cosa volessi fare da grande. Io risposi che non lo sapevo. Poi mi diede tre caramelle e uscii. Da allora non balbettai più”.

“A causa di uno spavento non parlavo bene, balbettavo – ricorda il prete originario di Sessa – mia madre seppe che don Giustino, oramai anziano e malato, sarebbe venuto nel Cilento per un ultimo saluto alla nostra comunità. Non riceveva più nessuno, era anziano, ma lei insistette, e il sacerdote che lo accompagnava, acconsentì a che solo io lo incontrassi”.

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