AGROPOLI. Il candidato sindaco Roberto Mutalipassi innesca la prima polemica di questa campagna elettorale, ma poi la subisce come un boomerang. Oggetto della discussione la compagnia carabinieri di Agropoli. Da mesi, infatti, circolano voci sulla volontà dei vertici dell’Arma di trasferirsi a Capaccio Paestum, lasciando nel comune agropolese soltanto la stazione.
A porsi il problema era stato un altro candidato sindaco, Raffaele Pesce, il quale commentando questa ipotesi aveva sottolineato che perdere la compagnia sarebbe stata «l’ennesima perdita per Agropoli, a mio avviso gravissima, per la sicurezza, per l’immagine e per la storia cittadina, senza nulla togliere ai nostri vicini».
A sentirsi chiamato in causa l’ex assessore al bilancio Roberto Mutalipassi che però ha scelto di usare toni duri e arroganti per rispondere al suo competitor in questa campagna elettorale.
«Mentre qualcuno se ne accorge solo oggi in campagna elettorale e parla di immaginari trasferimenti altrove, posso dire invece che la questione è ben nota e si ci sta lavorando fin dalla passata Amministrazione e proseguiremo in tal senso se toccherà a noi governare», ha precisato Mutalipassi esaltando il lavoro della precedente amministrazione. L’esecutivo Coppola, infatti, aveva già immaginato di realizzare una nuova caserma (per circa 5 milioni di euro) in località Marrota, su un terreno privato (leggi qui).
Discorso verso solo in parte poiché i carabinieri starebbero comunque valutando altre ipotesi dopo la scelta del Comune di puntare sul Commissariato di Polizia, preoccupati anche dai tempi che impiegherebbe l’Ente per completare l’iter progettuale, trovare i finanziamenti ed avviare i lavori.
La sfiducia all’amministrazione comunale non ha fatto altro che rallentare ulteriormente il percorso per dotare Agropoli di nuove caserme e Mutalipassi è complice di questa scelta come ha sottolineato lo stesso Pesce. «L’ex assessore al bilancio, per oltre un anno dall’ultima delibera, non ha portato l’argomento in Consiglio Comunale interrompendo, di fatto, l’iter della costruzione», ha detto.
Di fatto l’intervento del candidato sindaco del Pd e i toni utilizzati sono serviti solo ad attirare su di lui l’ennesima polemica. I social – e non solo – sono stati impietosi.