Ospedale di Agropoli, allarme dei sindacati: manca personale

Ospedale di Agropoli, le accuse della Cisl: manca personale, operatori costretti ad affrontare turni di lavoro massacranti

Di Comunicato Stampa

AGROPOLI. In una nota la CISL FP di Salerno segnala alla direzione strategica dell’ASL Salerno la grave carenza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari presso il DEA di Vallo/Agropoli nella unità operativa di Malattie Infettive.

«Attualmente per una dotazione di 18 posti letto di degenza e 2 di day hospital sono in servizio 1 coordinatrice, 16 collaboratori professionali infermieri e solo 7 operatori socio sanitari a fronte di un incremento di oltre 110 ricoveri (462) su poco più di tre mesi rispetto ai ricoveri intervenuti in oltre un anno dal 27/10/2020 al 31/12/2021 pari a 350», dichiarano Pietro Antonacchio Capo Dipartimento della sanità salernitana e Alfonso Della Porta Segretario Provinciale della CISL FP.

«Le condizioni lavorative che sopportano gli operatori della struttura – osservano dal sindacato – oltre al demansionamento e alla dequalificazione professionale, si caratterizzano anche per turni non conformi ai dettami normativi e contrattuali con susseguente eccessivo carico di lavoro e impossibilità di garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la tutela e salvaguardia dei lavoratori interessati. E’ il caso di sottolineare che ben tre professionisti reclutati con contratti a tempo determinato, formati durante la pandemia sono stati costretti a lasciare la struttura poiché reclutati con contratti a tempo indeterminato presso altre aziende e purtroppo non si è provveduto a sostituirli in organico, aumentando nel concreto il carico di lavoro su tutti gli altri addetti».

Da ultimo – continuano Antonacchio e Della Porta – ma non per importanza, si rileva che anche la dotazione organica di 7 operatori socio sanitari è sottostimata rispetto alle esigenze della unità operativa e pertanto si chiede una integrazione di almeno 6 CPS infermieri e 6 OSS al fine di garantire la qualità delle prestazioni e un’assistenza sanitaria adeguata al fabbisogno. Sembra strano – concludono Antonacchio e Della Porta – che a fronte di una grave carenza di personale infermieristico e di Os sembrerebbe che dai calcoli dell’azienda si stimi un esubero di personale. Speriamo che a breve si rifacciano i calcoli poiché in assenza di un adeguamento degli organici dobbiamo aspettarci un’estate con grave riduzione di attività e servizi, accorpamenti e ridimensionamento di attività, e perché no anche qualche chiusura per ferie con riapertura a settembre“.

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