Accoltellò il figlio, assolto papà salernitano

«E' incapace di intendere e di volere»

Di Redazione Infocilento

SALERNO. Era il giugno di due anni fa quando un papà colpì il figlioletto con delle forbici. Per i giudici l’uomo è incapace di intendere e di volere. E’ quanto emerso a margine del processo d’appello presso il Tribunale di Salerno. I fatti avvennero in un’abitazione di Fuorni.

Preso da un raptus di follia il padre del piccolo entrò nella camera da letto dove il piccolo si trovava per guardare la tv. Iniziò ad urlare frasi del tipo «tu non sei mio figlio» e colpire il piccolo, più di una volta, sul lato destro del collo.

Sentendo le urla, la madre accorse e si frappose tra il padre e il bambino, facendogli da scudo e ferendosi braccia e mani, per poi prenderlo in braccio e scappare per strada chiedendo aiuto ad un vicino.

Fortunatamente le ferite del bambino, affetto da un disturbo dello spettro autistico, non erano gravi (i sanitari disposero venti giorni di prognosi), ma apparve chiaro che in casa c’erano problemi in quanto il piccolo appariva malnutrito e, nonostante avesse 6 anni, indossava ancora in pannolino.

Così, oltre all’indagine penale a carico del padre, la Procura del tribunale per i minorenni iniziò a far luce sull’intero nucleo familiare fino a dichiarare – per entrambi i genitori – la decadenza dalla responsabilità genitoriale e di conseguenza l’adottabilità del piccolo. Le indagini, infatti, avrebbero portato alla luce una drammatica storia di degrado la cui vittima era un bambino di 6 anni a cui era stata negata fino a quel momento l’infanzia.

A due anni da allora arriva l’assoluzione per l’uomo.

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