RUTINO. Prima Giove pluvio, poi la pandemia, infine i lavori alla Chiesa. Per il quinto anno consecutivo il rituale del Volo dell’Angelo non si terrà. Lo ha reso noto il sindaco di Rutino, Giuseppe Rotolo.
Rutino, annullato il Volo dell’Angelo
«Purtroppo e con immenso dispiacere siamo costretti a subire gli eventi legati ai lavori in corso.
Su tutti, l’impalcatura che avvolge il campanile non consente l’esecuzione in sicurezza della sacra rappresentazione», ha spiegato il primo cittadino.
La rappresentazione legata alla festività di San Michele si sarebbe dovuta tenere il 29 maggio. Inutili i tentativi di individuare delle soluzioni alternative: «Abbiamo cercato in ogni modo una soluzione ma non è stato possibile: da un lato la soluzione proposta dalla ditta, ritenuta non sicura da chi deve materialmente assumersi la responsabilità durante la rappresentazione; dall’altro la ditta che non si è resa disponibile, neanche dietro pagamento delle spese, a smontare l’impalcatura per la parte necessaria a garantire l’esecuzione della rappresentazione», ha spiegato il sindaco.
Il rituale
La storia legata al Volo dell’Angelo è molto antica tanto da perdersi nei secoli, infatti, non si hanno documenti scritti sulla nascita della tradizione ma ci si affida al racconto degli anziani della zona.
La rappresentazione è molto complessa e vede un bambino, che impersona l’Angelo, sfidare a duello e sconfiggere il Diavolo e i suoi seguaci, il piccolo viene legato ad una robusta corda tesa tra due strutture poste all’estremità della piazza sulla quale si affaccia la chiesa madre consacrata a San Michele.
Il rituale inizia con l’entrata in scena dell’Angelo che, sostenuto da una carrucola legata alla fune, si sofferma al di sopra di un palco allestito nella piazza dal quale escono i Diavoli. Qui c’è il primo dialogo in cui l’Entità Celeste lancia un monito ai maligni. L’Angelo sfida il Diavolo e avverte solennemente: “solo contro i tuoi la pugna accetto”.
Dopo un altro scambio di battute si chiude il primo atto, l’Angelo vola sulla piazza e i Diavoli si rifugiano negli Inferi. Nella seconda parte della rappresentazione si svolge la tenzone vera e propria.
San Michele, armato di spada, vince in singolar tenzone il Diavolo e cantando un inno a Dio termina il suo Volo tornando dall’Altissimo, accompagnato da un canto celestiale e dagli applausi del pubblico festante.