Punti nascita di Polla e Sapri a rischio, De Luca lancia l’allarme

Punti nascita di Polla e Sapri sotto i 400 parti previsti dal Governo e a rischio chiusura. Lo ha detto il presidente De Luca

Di Fiorenza Di Palma

Nuovi timori per i punti nascita di Cilento e Vallo di Diano e in particolare per quelli di Polla e Sapri. La Regione Campania, infatti, è stata diffidata tre volte dal Ministero della Salute. Lo ha reso noto il presidente Vincenzo De Luca ieri ad Eboli, dove ha inaugurato il reparto di cardiologia (leggi qui).

Punti nascita di Polla e Sapri a rischio chiusura

Il governatore ha aggiunto che «Gli ospedali con meno di 400 parti l’anno prossimo chiuderanno». Si ripropone, quindi, una vecchia questione che ha portato a polemiche e proteste già negli anni scorsi.

Era il 2018, infatti, quando le comunità di Sapri e Polla manifestarono per la prima volta tutto il loro malcontento per le decisioni del Governo di chiudere i reparti.

I dati del 2021 non sono diversi da quelli di allora: 344 nascite all’ospedale di Polla, 261 a quello di Sapri. Numeri al di sotto del minimo di parti necessario, fissato a 400.

Purtroppo questo è un problema che si presenta puntuale ogni anno. Se per il Governo gli ospedali con un numero basso di parti risultano pericolosi, per i cittadini dei centri dell’interno e delle aree periferiche queste strutture rappresentano dei punti di riferimento fondamentali per l’assistenza sanitaria.

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