CAPACCIO PAESTUM. Condanna a 4 anni e mezzo per Antonio Paolino, agli arresti domiciliari dallo scorso gennaio poiché indagato per una rapina commessa nell’estate di due anni fa alla filiale della Banca di Credito Cooperativo di Buccino e dei Comuni Cilentani di Palomonte.
Rapina alla Bcc dei Comuni Cilentani, le accuse
Per lui l’accusa era di rapina, sequestro di persona e lesioni personali. L’uomo sarebbe stato l’ideatore del colpo, avrebbe partecipato alla stesura del piano per poi abbandonarlo subito dopo.
Ad indurlo ad immaginare il progetto delle difficoltà economiche che stavano vivendo l’imprenditore capaccese e la sua famiglia. Così venne orchestrato il piano con l’aiuto dell’allora cassiere della banca, William Graziano. A mettere in pratica la rapina, poi, furono Giovanni Liguori, Alain Paone e Pietro Smaldone.
Le indagini
Se Paolino aveva ideato il piano, Graziano sarebbe stato il basista. Egli, infatti, stando alle ipotesi investigative non solo sapeva che quel giorno non sarebbe stato presente il collega di sportello, in ferie, ma era anche l’unico a conoscere la circostanza che proprio nella data del 13 agosto 2020, diversamente dal solito, in cassaforte era custodita un’ingente somma di denaro, oltre 110.000 euro, risultante dalla provvista necessaria all’approvvigionamento dello sportello ATM per la chiusura di Ferragosto e da un cospicuo versamento appena effettuato da un correntista.
Le indagini dei carabinieri permisero di individuare i colpevoli della rapina alla Bcc dei Comuni Cilentani.