I consumi lievitano del 70%, la bolletta del 400%. È il caso di un calzaturificio con 40 dipendenti di Caselle in Pittari: la spesa è passata dai 3.289,58 euro di novembre 2020 con un consumo di 14.010 kWh a ben 11.340,02 euro per 22.009 kWh registrati a dicembre 2021.
Esempio analogo a Caserta, dove un’azienda è passata da 6.225,51 euro (giugno ‘21) a 11.300,45 euro (gennaio ‘22) benché il consumo di energia fosse analogo.
A prendere come riferimento il caso cilentano e casertano anche Matteo Salvini: “Il governo ha prorogato gli sconti sulle accise e garantito più di 8 miliardi di aiuti contro il caro-bolletta, ma servono altri sforzi per evitare la cancellazione di interi settori produttivi. Da Nord a Sud è piena emergenza, siamo pronti a offrire proposte e soluzioni di buonsenso per aiutare famiglie e imprese a partire dalla pace fiscale”.