CASTELLABATE. Il Comune di Castellabate aderisce al progetto “Una rete da pesca per la filiera dei rifiuti marini”, proposto dall’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo.
Obiettivo generale del progetto è la sperimentazione e la creazione di una nuova procedura tecnico-organizzativa ed amministrativa per lo sviluppo di una filiera innovativa dei rifiuti marini, che possa anche favorire la protezione e la conservazione delle risorse biologiche marine in modo stabile, duraturo ed organizzato.
Gestione virtuosa dei rifiuti marini a Castellabate: il progetto
Ispirandosi ai modelli di economia circolare attualmente utilizzati in altri contesti territoriali, e focalizzandosi su alcune categorie specifiche di rifiuti – nel dettaglio, le reti da pesca (gost fishing nets) e le bottoglie di PET – il progetto prevede la definizione di una serie di soluzioni innovative per la costruzione di una filiera efficiente ed efficace.
Nel dettaglio, per ognuna delle soluzioni innovative percorribili, si valuteranno gli aspetti organizzativi, tecnici, strutturali ed economico/finanziari, nonché le ricadute che l’attivazione di una filiera dei rifiuti in mare potrà avere in termini economici, sociali ed ambientali.
L’iniziativa
Castellabate ha aderito al progetto, già approvato dalla Regione Campania siglando un accordo con le organizzazioni dei pescatori. Il Comune metterà a disposizione per le attività di raccolta dei rifiuti marini derivanti dalle attività di pesca la banchina sita nella zona portuale di San Marco di Castellabate, nonché altre aree per la raccolta e lo smaltimento che verrà effettuato dalla Sarim.
Le organizzazioni dal canto loro assicureranno la partecipazione dei loro iscritti alle attività di raccolta dei rifiuti dal mare e al loro deposito presso gli appositi punti di stoccaggi indicati dal Comune e secondo un calendario prestabilito.