Dramma in Toscana: investita e uccisa donna originaria di Corleto Monforte

La vittima era una insegnante. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata

Di Redazione Infocilento

Alburni e Valle del Calore Salernitano in lutto per la morte di Grazia Vigorito.
Il dramma si è consumato attorno alle 12,50 di oggi, 29 aprile, a Fornaci di Barga, Lucca, la vittima è Grazia Vigorito, insegnante, 56 anni, originaria di Corleto Monforte ma abitante a Fornaci. Sbalzata a terra dall’urto con l’auto, condotta da un giovane uomo, anche lui appena uscito da lavoro, ha battuto violentemente la testa ed è morta sul colpo.

Vani sono risultati i tentativi di rianimarla da parte delle ambulanze della Misericordia del Barghigiano e del personale dell’automedica di Barga. Non c’è stato niente da fare.

Stando ad una prima e sommaria ricostruzione, Grazia è stata investita proprio in corrispondenza di un incrocio a gomito, poco dopo essere scesa dall’autobus. Qui la Lancia Y ha urtato Grazia che, caduta a terra all’indietro, ha sbattuto violentemente la testa. Poco dopo sono arrivati anche il marito, professore a Castiglione e Gallicano, originario di Castel San Lorenzo e la figlia della vittima. Avevano provato a chiamarla al cellulare perché tardava molto a rincasare e non avendo notizie sono usciti a cercarla trovandosi davanti l’impensabile.

La notizia dell’assurda tragedia raggiunge la sorella Roberta, con la quale Grazia si era sentita poco prima di salire sull’autobus all’uscita dalla scuola. Lacrime e disperazione prendono il sopravvento in quanti, tra Roscigno, Corleto, Sacco e Castello apprendono l’orribile accaduto.

Donna garbata e gentile, Grazia, sorella attenta e premurosa, mamma amorevole, amica onesta, seria professionista che decide di partire dagli Alburni Calore per una continuità lavorativa che possa garantire stabilità dopo tanti anni di sacrifici e precariato. Lontana dai luoghi della memoria più cara, dalle amicizie di sempre, dalla casa paterna, da quei scorci di paese che l’hanno vista crescere e diventare donna, ma soprattutto dalle sorelle, Roberta e Annalisa, con le quali condivideva un legame indissolubile.

A volte si è costretti a lasciare la terra tanto amata in vista di un lavoro stabile, ma nel cuore l’idea e la speranza di ritornare presto ma Grazia fa ritorno alla Casa del Padre e con lei porta un brandello di anima chi l’ha amata ed apprezzata ed ora ne piange il non ritorno a casa.
La Redazione esprime il proprio cordoglio alla famiglia Vigorito e si stringe al loro dolore.

“Le sorelle sono fiori diversi dello stesso giardino”, Roberta e Annalisa.

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