Sono ormai diversi anni che il Bitcoin attira le attenzioni di investitori, trader e semplici curiosi. Nel corso di questo tempo la criptovaluta più famosa è stata protagonista di cavalcate impressionanti e di tonfi altrettanto clamorosi. Dopo un 2021 da ricordare, con il record toccato durante lo scorso mese di novembre, c’è stato un periodo di flessione da cui la regina del mondo crypto sta cercando di riprendersi mostrando incoraggianti segni di ripresa.
Ormai da qualche settimana la quotazione rimane stabilmente sopra i 40.000 dollari: siamo ancora lontani dai valori di qualche mese fa e soprattutto dagli esagerati pronostici degli analisti più ottimisti, però bisogna considerare anche il momento storico che stiamo attraversando. La volatilità continua ad essere una caratteristica importante, ma è impossibile non notare la forza che il mercato criptovalutario è riuscito a conquistare. Ma cosa accadrà nel prossimo futuro?
Come entrare nel mercato crypto
È impossibile negare che le criptovalute ed il Bitcoin in particolare abbiano avuto un peso importante nella crescita degli investimenti online in Italia. Come detto, le monete digitali sono tra gli asset più seguiti e tantissime persone, sfruttando la facilità con cui si possono raggiungere oggi i mercati finanziari, hanno deciso di fare il grande salto e di cominciare la loro avventura nel mondo crypto tramite le piattaforme di exchange e broker.
Come evince leggendo questa guida che spiega come comprare bitcoin messa a punto dagli esperti di Startborsa.com, l’investimento può essere fatto tramite l’acquisto diretto oppure tramite la negoziazione di strumenti finanziari derivati. Nel primo caso l’intermediario di riferimento è un exchange, mentre nel secondo caso bisogna rivolgersi ad un broker di trading online.
Lo scenario attuale
Il 2022 era iniziato con tantissimo ottimismo. La pandemia sembrava destinata a diventare presto un ricordo, i listini in borsa continuavano a salire e a livello macroeconomico proseguivano ad arrivare buone notizie in merito alla ripresa. Nel giro di pochi giorni, però, è cambiato tutto: la variante omicron ha riportato paura e preoccupazione, l’inflazione sembra non volersi fermare più e lo scoppio della guerra in Ucraina ha innescato una serie di effetti a catena che pesano anche a livello economico e finanziario.
In tutto questo il Bitcoin ha dato segnali contrastanti. Inizialmente si era ancorato all’andamento dei listini azionari (ed in particolar modo ai titoli del settore tech), accodandosi al loro trend negativo; poche settimane dopo ha iniziato a dare segni di ripresa, riportando di moda l’idea secondo la quale il Bitcoin si può affermare come nuovo bene rifugio. Non è un dato da sottovalutare, perché le monete digitali non hanno un vero valore intrinseco, quindi il modo in cui vengono viste o percepite dagli investitori ha un enorme peso sulla loro quotazione.
Le previsioni sul futuro del Bitcoin
Attualmente il prezzo del Bitcoin si mantiene saldamente al di sopra dei 40.000 dollari. Va detto che tra fine febbraio e marzo la quotazione è salita rapidamente, ma che ora rimane sostanzialmente stabile perché non c’è un grosso movimento sulle piattaforme degli exchange. Fare previsioni precise è alquanto complicato, però ci sono alcuni punti fermi che permettono di elaborare dei pronostici.
Primo punto fermo: considerando il numero degli attuali holder (ovvero i detentori a lungo termine) di Bitcoin, è improbabile che la quotazione possa tornare al di sotto dei 25.000 dollari. Secondo punto fermo: la quotazione del Bitcoin nel lungo periodo è destinata inevitabilmente a salire, perché esiste un numero massimo stabilito ed il ritmo di immissione sul mercato delle nuove monete digitali sarà sempre più basso.
La parte difficile è riuscire a capire di quanto saliranno le quotazioni e soprattutto quando lo faranno. Osservando i grafici di questi giorni si può notare come il prezzo del Bitcoin stia spingendo a ridosso delle resistenze: se riuscisse a “bucare” quota 43.000 dollari probabilmente si andrà verso una nuova soglia intorno ai 47.000 dollari. L’eventuale superamento del breakout fissato a 48.200 dollari potrebbe dare forti indicazioni sulla reale potenza del trend rialzista.